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Esordio alla regia per Fabio De Luigi con "Tiramisù", la recensione

Martedì, 23 Febbraio 2016 11:15

Sbarca il 25 febbraio al cinema l'esordio alla regia di Fabio De Luigi con "Tiramisù". Radio Libera Tutti era all'anteprima stampa e ha scambiato due battute con i protagonisti del film.

Nato da un soggetto dello stesso De Luigi, autore anche della sceneggiatura, i 95' secchi di Tiramisù sono prodotti e distribuiti da Medusa Film. Per il suo esordio Fabio ha allestito un cast variegato che vede nelle sue fila oltre allo stesso attore romagnolo, anche Vittoria Puccini, Angelo Duro che dopo le Iene è all'esordio sul grande schermo. Completano il quadro Giulia Bevilacqua ed i "cameo" di Pippo Franco e Orso Maria Guerrini.

De Luigi (rappresentante di materiale sanitario) è Antonio, marito di Aurora (Vittoria Puccini) aspirante insegnante e geisha del marito. Gli altri interpreti sono il cinico cognato di Antonio interpretato da Angelo Duro e Marco ( Alberto Farina) proprietario dell'Enoteca "Vini e Vinili" sull'orlo della chiusura.

Tiramisù è la storia di una salita e della conseguente discesa. Una scalata professionale fortuita quanto inaspettata per Fabio/Antonio che però ha il merito di cogliera la palla al balzo e di non farsi scrupoli su come mantenere quel successo arrivato grazie al leggendario Tiramisù della moglie.

Ne vien fuori un film comico ( verosimilmente quello è l'intento), venato di sfumature sentimentali e con la voglia di sferzare i tanti arroganti che arrivati in cima perdono il senso delle cose in un delirio di onnipotenza volgare e fastidioso (spunto comico inevitabile per un attore attento).

Non mi ha convinto

Nulla di memorabile o che si discosti da altre cose già viste in questo "Tiramisù". Qualche risata qua e la il film lo strappa ma l'impressione è che non si rida troppo, nè gli spunti di riflessione siano così efficaci. Sostanzialmente la sensazione è di un Tiramisù a cui manchi il caffè... o quanto meno lo chef abbia lesinato col mascarpone... scialbetto e senza troppo mordente.

Angelo Duro, acerbo, è sembrato ancora non pronto per il grande salto.

Mi è piaciuto

Dopo la bella prova in Natale col Boss, ancora convincente Giulia Bevilacqua nei panni di una dark lady bella, stuzzicante e vendicativa. Vittoria Puccini se la cava più che bene in un ruolo che la vede alle prese con cambi di direzione e di umore: brava. Azzeccati i due "grandi vecchi" scelti da De Luigi. Orso Maria Guerrini e Pippo Franco sebbene appaiano poco nel film, non sono inifluenti nella trama dello stesso.    

di Alessandro Giglio