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The Gunman, un action-movie per Sean Penn

Martedì, 05 Maggio 2015 13:13

Sean Penn si presta all’action-movie The Gunman, in uscita il 7 Maggio nelle sale italiane, al fiaco di Javier Bardem (Non è un paese per vecchi, 007- Skyfall) e Jasmine Trinca (Miele). La regia prende il nome di Pierre Morel conosciuto per lo più per From Paris With Love e Taken, mentre le riprese del film si sono svolte a Barcellona, a Londra e in Africa.

 

Jim Terrier (Sean Penn) ha un passato discutibile: forte addestramento speciale, ha operato in diverse zone pericolose come Agente Speciale Internazionale. Ma ora sta cercando di riscattarsi soprattutto perché ha incontrato la donna della sua vita, Annie (Jasmine Trinca). Il sogno della coppia è quello di cambiare vita in un villaggio del Congo , sede di una ONG che si occupa di fornire acqua potabile agli abitanti.

Per quanto si sforzi di dimenticarlo, il passato lo ossessiona. Tre sicari lo cercano, lo trovano ma lui riesce a sopravvivere e a mettere in moto tutte le sue conoscenze per venire a capo dell’attentato. Spostandosi per l’Europa incontrerà vecchie conoscenze disposte o meno a credergli.

Sulla scia dei film d’azione con protagonisti ultra cinquantenni (vedi Liam Neeson) Sean Penn cerca di diventare un uomo-pistola, un individuo spietato nell’uccidere con freddezza come se fosse un’indole naturale e nient’altro. Dopo esser stato scelto per la parte Penn entra anche nella produzione e collabora sulla stesura della sceneggiatura del film per costruire meglio il personaggio principale. Con estrema felicità per il cinema italiano, l’attore americano dopo aver visto Miele (regia di Valeria Golino)rimane incantato da Jasmine Trinca e la vuole come protagonista femminile. Il film è azione mal riuscita che si interseca nel mondo delle ONG e delle Multinazionali, spesso protagoniste di un ruolo duplice nei paesi di sviluppo: da un lato li aiutano con il garantire servizi di prima necessità e poi dall’altro si vedono fare patti con le forze politiche nemiche per il solo intento di accaparrarsi più risorse minerarie possibili a discapito di popoli martoriati dalla fame e dalla sete.

Il cast molto importante non riesce a battere le molte difficoltà che girano intorno al film, in primis una storia che viene digerita con fatica, che vuole essere passionale, ma sfocia a volte nel torbido del “già visto e non mi interessa”.

Un’altra lacrima di dolore sguscia via per sua eminenza Sean Penn che viene ripreso quasi sempre semi-nudo come se fosse un Marlon Brando di vent’anni e con poche espressioni circolanti per il suo viso durante tutta l’avventura. Se cercava un rilancio di carriera sicuramente non è stata l’occasione propizia. Più che inarrestabile combattente con ampie doti da Don Giovanni è sembrato un po’ il Sylvester Stallone o lo Schwarzenegger degli ultimi periodi: muscoli super pompati e monoespressività.

Difficilmente ci si annoia al cinema a vedere un film d’azione se il montaggio è equilibrato e ben studiato. Grazie ad esso si riesce a dare il giusto ritmo e a sovrastare le spesso povere storie che ci troviamo davanti. Il montaggio però manca a The Gunman tanto quanto manca la suspense, risultando poco piacevole la visione di un film che partiva con ottime aspettative, almeno per me.

Sconsigliato dunque ma vi invito a vederlo un giorno (o se non potete fare a meno di vederlo ora) per due (e uniche) note positive:

1.Javier Bardem. Un attore che riesce a dare tutto se stesso sul set e non ha paura di farlo. Anche quando non brilla, come in questo film, rimane sempre ammirevole.

Jasmine Trinca. Il cinema italiano spesso ci da dei buoni attori che però non riescono a cavarsela con l’inglese. Lei è stata brava anche in quello e, a mio avviso, riesce a recitare con gli occhi come pochi riescono a fare. Il rammarico rimane per il poco spessore del suo personaggio.

 

THE GUNMAN : LA LOCANDINA