Stampa questa pagina

Chiama quando arrivi: dall’Alto Adige al Canton Svitto con Claudia

Lunedì, 17 Luglio 2017 21:55

La nostra ospite Claudia in collegamento via Skype ci ha raccontato la sua esperienza di un anno in Svizzera, a Lachen, nel Canton Svitto, e ci ha anche chiarito le idee sull'Alto Adige, dove è nata e cresciuta. 

Chiama quando arrivi 04.07.2017
Ospite: Claudia
Città: Lachen (Svizzera)

Ascolta il podcast

Yoghurt fantastici, cespugli di gerani sui balconi e lunghe passeggiate nelle valli... se pensiamo all’Alto Adige alla maggior parte di noi che non lo conosce troppo bene, non viene in mente molto altro.

L’ospite di oggi prima di parlarci della sua esperienza all’estero ci fa chiarezza sul luogo da cui proviene: Claudia è nata e cresciuta a Bolzano, una città che ci svela essere non solo abitata esclusivamente da mucche Milka e da non-italiani, ma un centro culturale e universitario importante, dove gli abitanti si incazzano anche lì per i congiuntivi storpiati.

È vero, avranno la carta d’identità verde e a scuola dovranno fare tante ore di una seconda lingua dopo aver dichiarato la propria (tra italiano, tedesco e ladino) ma la vita di confine, sebbene con qualche peculiarità, non li rende meno italiani.

“Nonostante a volte sai di vivere in un paese che non riconosci affacciandoti alla finestra”, e che si riconferma alle elezioni con le preferenze sempre in distonia col resto del Paese.

E che si vede dalle finestre dell’Alto Adige? Claudia consiglia agli appassionati il romanzo “Eva dorme” di Francesca Melandri per scoprirlo.

Un salto dalle valli…alle valli.

Sulla scia di un amore finito e con la gran voglia di intraprendere una nuova avventura, Claudia parte alla volta della verde Svizzera, a due passi dal lago di Zurigo nel Canton Svitto. Andrà a fare la maestra d’asilo in una scuola tra le montagne, che dal suo racconto ci fa venire in mente la casetta del nonno di Heidi.

Nella ricca Svizzera, centro dell’Europa, la sua meta non si rivela essere così come se l’aspettava: una lingua quasi sconosciuta, troppo distante dal suo tedesco, e una socialità quasi impossibile senza quasi alcun contatto umano… solo la natura forse un po’ consola, con quei prati sterminati tutti da correre e quelle montagne tutte da arrampicare.

Ma insomma... Il motivo per cui le caprette ad Heidi gli facevano ciao lo conosciamo tutti…

Di Serena Falconi

Compila il form e vieni a raccontarci la tua esperienza all'estero