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Bucefalo il pugilatore: dieci anni di successo

Lunedì, 09 Dicembre 2019 12:16

In occasione dei dieci anni dall'esordio dello spettacolo “Bucefalo il pugilatore” nel cuore del Ghetto romano, abbiamo avuto la fortuna di ospitare, ai microfoni di Radio Libera Tutti, Alessio De Caprio, scrittore, direttore e interprete dello spettacolo e Fabio Raspa, musicista addetto alla fisarmonica.

ASCOLTA IL PODCAST DELL'intervista

La rappresentazione si focalizza sulla figura di Lazzaro Anticoli, pugile antifascita romano di origine ebraica, vittima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine soprannominato “Bucefalo” come il cavallo di Alessandro Magno per via della sua forza e della sua velocità, attorno al quale, ruotano le vicende storiche collettive della Roma ebraica degli anni '30 e '40.

Un lungo monologo di circa settanta minuti, interpretato dallo stesso Alessio De Caprio all'interno di un ring che forma la scenografia e inframezzato dalla musica di Fabio Raspa.
Lo spettacolo ha avuto tante forme, è nato nelle piazze piuttosto che nei teatri e nelle scuole.> afferma Alessio De Caprio ai nostri microfoni per sottolineare il largo spettro a cui si rivolge questa storia che viene riproposta ormai da dieci anni in maniera “identica e nuova”; identica visto il rispetto verso il testo, nuova perché figlia di un teatro che coinvolge il pubblico stesso sul palco con l'abolizione della “quarta parete”.
Alessio ci racconta come la documentazione necessaria alla stesura del testo abbia impiegato all'incirca un anno.

bucefalo

Difatti la maggior parte della sceneggiatura è scritta in una lingua giudaico-romana di cui, molti vocaboli, fanno riferimento al dialetto originale figlio della scuola di De Crescenzo.
Questo studio si è svolto tra i testi della biblioteca Centrale Nazionale il centro di cultura ebraica di Roma dove, lo scrittore, ha dovuto acquisire nozioni fondamentali della cultura ebraica passando dalla storia alla cultura, dalla lingua ai costumi.
Inoltre, ci racconta, ha intrapreso un vero e proprio viaggio conoscitivo entrando in contatto con coloro che hanno vissuto in quegli anni.
I due inoltre sono entrati in contatto anche con i diretti discendenti degli Anticoli, i Veroli, che hanno fornito le chiavi di accesso per un vero e proprio patrimonio di informazioni raccolte dal 1944 ad oggi.
Anche per questi elementi lo spettacolo risulta scritto quasi in maniera “giornalistica”, come un'inchiesta.
Per quanto riguarda la parte musicale, Fabio ci racconta come la fisarmonica sia stata fortemente voluta dallo sceneggiatore in quanto strumento che “respira” l'aria popolare rappresentata nello spettacolo.
All'interno di esso possiamo godere dell'ascolto di composizioni inedite ma anche di brani popolari romani dell'epoca.
Vi invitiamo caldamente, insieme ai nostri ospiti, ad andare a vedere questo spettacolo che ha emozionato e colpito migliaia di persone in tutta Italia, spinti dalla memoria e dalla riflessione non solo per un evento passato ma anche per eventi contemporanei ad esso riconducibili. 

Per info sullo spettacolo e sugli eventi ad esso connessi potete consultare le pagine facebook di Alessio De Caprio, Fabio Raspa e il gruppo “Bucefalo il pugilatore”.

La pagina dell'associazione “Artinmusica”.