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Serie A: riscossa Juventus, Donadoni stende il Napoli. Crisi nera per Lazio

Lunedì, 07 Dicembre 2015 19:06

Questa 15esima giornata ha visto il ritorno della Serie A "spezzatino": gare disputate nell'arco di 3 giorni e praticamente piazzate ad ogni orario mediaticamente vendibile.

 

La prima gara di giornata ha visto la Juventus passeggiare all'Olimpico di Roma su una Lazio in crisi sempre più nera, mentre la Juve sembra non volersi più fermare. Le gare di sabato sono iniziate alle 15 con il grigio pareggio tra Torino e Roma, gara brutta e condizionata all'ultimissimo pallone da un rigore inesistente in favore dei Granata. Per la Roma prosegue il momento no iniziato dopo la sosta. Continua a vincere l'Inter: Adem Ljajic trascina l'Inter verso ennesimo 1-0 non spettacolare ma sempre valido 2 punti. Ad aprire le gare di domenica è la brillante vittoria del Bologna ai danni del Napoli di Sarri: grande primo tempo dei felsinei guidati da un Destro straripante. Higuain ci mette tanto a trovare la porta e si vede: il Napoli nonostante il clamore riguardo il gioco si conferma fin troppo dipendente dal suo straordinario campione. Vince invece senza grossi patemi la Fiorentina, che supera una modesta Udinese approfittando del passo falso dei partenopei. Ennesima sconfitta per il Verona, cui non basta l'entusiasmo portato da Delneri per superare in casa l'Empoli, che dal canto suo si conferma una bella realtà. Cade in casa anche il Frosinone, contro un Chievo solido ed efficace. Situazione simile per Sampdoria e Palermo: i presidenti si mettono di traverso e di fatto condannano le 2 squadre ad enormi difficoltà. Sia liguri che siciliani rimediano sconfitte sonore che fanno sorgere dubbi riguardo il presenzialismo delle 2 proprietà. Chiude la giornata il noioso pareggio tra Carpi e Milan, 0 reti e ben poche emozioni.

 

Lazio 0 - 2 Juventus

Torino 1 - 1 Roma 

Inter 1 - 0 Genoa

Bologna 3 - 2 Napoli

Verona 0 - 1 Empoli

Frosinone 0 - 2 Chievo

Fiorentina 3 - 0 Udinese 

Atalanta 3 - 0 Palermo

Sampdoria 1 - 3 Sassuolo

Carpi 0 - 0 Milan   

 

TOP 3

1: BOLOGNA. Impossibile non partire dai felsinei guidati da Donadoni, dopo il 3-2 rifilato al tanto celebrato Napoli di Sarri. Dall'arrivo del tecnico sulla panchina rossoblu il Bologna è tornato una squadra convincente, al punto di fermare addirittura Napoli e Roma. Sarà difficile prenderli in considerazione per il discorso salvezza.

 

2: EMPOLI. 21 punti e decima posizione: squadra più lontana dall'ultimo posto che dal primo. 5 punti in più e 4 posizioni più in alto rispetto al "glorificato" Empoli di Sarri. Marco Giampaolo è sempre stato un allenatore di grande talento, purtroppo troppo spesso in secondo piano a causa del suo carattere per nulla incline al compromesso. Noi speriamo possa continuare così, per lui e per il massimo campionato nazionale: per la Serie A è ancora un miracolo vedere una "piccola" giocare davvero a calcio. E ora serve più che mai. 

 

3: SASSUOLO. Con la vittoria ai danni della Samp i neroverdi sono a -1 dall'Europa. Questo dovrebbe bastare a descrivere la portata dei risultati raggiunti fin qui dal Sassuolo di Mister Di Francesco. Con l'augurio di continuare così, registriamo l'interessamento al tecnico da parte di Milan e Juventus e della richiesta da parte della Roma "di non fissare appuntamenti per la prossima stagione". 

 

FLOP 3

1: LAZIO. Prendendo in considerazione i risultati raggiunti nelle ultime 5 gare la Lazio sarebbe penultima, dietro anche al Verona. Una crisi di gioco e risultati davvero drammatica (e le lacrime di Biglia a fine partita ne sono triste emblema) che non da l'impressione di essere superabile con facilità. Però noi ci facciamo una domanda: come mai tutti i recenti allenatori della Lazio ottengono grandi risultati nella prima stagione per poi fallire fragorosamente nella seconda? Noi non crediamo particolarmente che la colpa possa essere sempre dei tecnici...

 

2: PALERMO. Quello che sta succedendo a Palermo sembra la solita pantomima causata dalla voglia di protagonismo di Zamparini. Esonerare Iachini è stata una pessima idea, "l'epurazione" di Rigoni, Maresca e Daprelà ha solo aumentato la confusione. In Italia si discutono sempre i tecnici, mai le proprietà. Continuiamo così, la strada intrapresa è la peggiore. 

 

3: SAMPDORIA. Potrebbe valere lo stesso discorso fatto per il Palermo. L'esonero di Zenga dopo la sconfitta con la Fiorentina puzzava di pretesto lontano un miglio e il campo conferma quanto sia stata una scelta poco furba: i blucerchiati andavano bene, purtroppo il tecnico ha pa il cattivo rapporto con la piazza ed il suo non piegarsi alle richieste tecniche (si legga: "schierare Cassano"). Lungi da noi dare tutte le colpe al povero Montella, però le 3 sconfitte consecutive e i fischi assordanti che hanno accompagnato l'uscita dal campo dei liguri sono un segnale poco incoraggiante. 

 

 

Simone Vitale