Come per l'Olanda sua "vicina di casa", i punti di forza stanno nell'attacco (Lukaku, Mertens, Benteke) e soprattutto nel centrocampo: Witsel, Fellaini, De Bruyne, e in particolare nella grande stella dei "diavoli rossi", Eden Hazard.

 Per comprendere la qualità di questo reparto basta pensare che Radja Nainggolan, belga di origini indonesiane, non venga neanche convocato.

In difesa il Belgio non manca di grandi personalità e di grandissimi calciatori nel panorama europeo: Vertonghen e Kompany sono titolari rispettivamente in Tottenham e Manchester City, Van Buyten garantisce sempre grande esperienza, e Alderweireld è un giovane di ottime prospettive.

A essere protetto da questi rocciosi difensori è il portiere dell' Atlético Madrid, Thibault Courtois, protagonista di una stagione straordinaria, sia a livello personale che di club. Le sue parate stanno infatti trascinando l'Atletico verso il sogno scudetto, e chissà che in Brasile non possano trascinare i diavoli rossi in finale.

Il vero trascinatore però sarà molto probabilmente Eden Hazard, uno dei giocatori più forti a livello europeo, capace di grandi accelerazioni, dribbling impossibili e goal fantastici.

A guidare questo gruppo pieno di giovani talenti è Marc Wilmots, allenatore in grado di dare gioco spettacolare ma anche equilibrio alla sua squadra.

Già dalle qualificazioni si capiva che il Belgio sarebbe stata una squadra difficile da battere (8 vittorie e 2 pareggi), anche per le nazionali più "importanti", e vederla arrivare in fondo al Mondiale non sarebbe poi una gran sorpresa.