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Kasabian a Milano : il concerto senza volume

Venerdì, 31 Maggio 2013 17:41

Ore 21. La piazza del duomo di Milano è gremita. C'è una luce un po' surreale, che arriva direttamente da un cielo, contro ogni previsione, assolutamente magnifico.

La temperatura è decisamente primaverile si sta benone anche a maniche corte. La gente spintona ma nella norma. Io sono a circa 50 passi dalle prime transenne sotto al palco più o meno al centro della piazza. Non è un palco enorme ed a mio avviso è anche un po' bassino per poter essere visto da così tanta gente.

Kasabian a Milano

Vabè... C'è dietro il maxi schermo. Passa qualche decina di minuti, la luce cala un po' e le macchine iniziano ad accendere i motori. Fumo sul palco e luci suggestive. L'atmosfera si scalda e si avanza verso la luce. È decisamente Rock. All'improvviso parte The extasy of gold da una celebre colonna sonora by Ennio Moricone; una sensazione già vissuta più di una volta, ai concerti dei Metallica. Non è sgradevole e non suona come una scopiazzatura, fa presagire che apriranno col botto. Parte anche il maxischermo, luminosissimo, entrano i Kasabian e piazza Duomo alza le braccia ed urla. Come da manuale la registrazione termina e la band inizia a suonare. Ci guardiamo un po' costernati. Il volume è veramente basso. Days are forgotten è eseguita magistralmente, gli effetti visuali sullo schermo sono davvero molto belli. Ma sul serio non c'è volume e addirittura si puó conversare con i toni pacati che si userebbero in salotto. Questo è molto molto meno Rock e l'adrenalina scende velocemente. Dopo il primo pezzo la band esce di scena ed entrano gli organizzatori per chiedere a tutta la piazza un passo indietro ai fini della sicurezza. Lo ottengono e la band rientra, rinizia a suonare, ma non cambia nulla fino alla fine. Pochissima adrenalina, a parte in rari casi, come nell'esecuzione di Fire, in cui davvero la band da il meglio di se e dimostra il proprio valore. In molti se ne vanno prima della fine, irritati. La band chiude il concerto con due strofe a cappella: She loves you. Poi saluti, ringraziamenti e dichiarazioni d'amore all'Italia e a Milano. Vi amiamo anche noi e siete mooolto bravi, ma attenti a chi organizza i concerti. Bacardi si occupa di alcolici, ed in questo cocktail chiamato Rock, ha riscritto le dosi togliendo il volume e sacrificandolo alla pubblicità, all'educazione, all'immagine. Beh band a parte a me questo cocktail non è per niente piaciuto e da buon bevitore mi piacerebbe che non ci si scherzasse. Anche se è offerto.