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The Castaway a RLT Live

Venerdì, 03 Febbraio 2017 18:52

Il podcast e l'intervista a The Castaway, ospite nella nostra sede per parlarci del suo primo singolo "Blank Pages"

Esattamente quattro giorni prima del lancio ufficiale del suo primo singolo “Blank Pages”,  che si terrà al Whislist di Roma questo giovedì 2 Febbraio ( qui il live report della serata), Luca Frugoni è venuto nei nostri studi a raccontare e suonare i primi brani della suo ambizioso progetto: “The Castaway”. Il nostro Terenzio ha colto l’occasione per fargli qualche domanda, con l’unico fine di scavare nelle profondità di un artista pieno di contenuti. 

Nel podcast trovi:

  • L'intervista integrale (trascritta in parte in questo articolo).
  • Le esibizioni live di “Home”; “ Blank Pages”; “Tower of Lies”; “Sing & Swim” tutti originali di The Castaway, più una cover “ Oh my Darling Clementine”.

“Luca, questo è il tuo primo singolo con questo progetto “The Castaway”: quindi è un periodo pieno di eventi, sei sempre in giro a suonare e a farti vedere. Allora la domanda è subito personale: ti piace di più questa fase in cui presenti il lavoro che hai fatto in questi anni o ti è piaciuto di più lavorare per arrivarci?”

“Eh, la domanda è complessa! In realtà io non vedo l’ora che arrivi il 2! Devi considerare che dietro a Blank Pages c’è un lavoro grande – e non si tratta nemmeno di un release di un disco, ma di un singolo-: sicuramente il percorso è stato bellissimo, da tutti i punti vista. Vivere lo studio in una certa maniera per registrare il brano è stata un’esperienza impagabile, anche perché fare quel lavoro lì ti consente di salire sul palco con una maturità diversa, con concezioni diverse. E il percorso è stato fighissimo anche dal punto di vista live: ho conosciuto tantissime persone, sono stato “accettato” da un underground che a Roma non è neanche poi troppo underground, come quando Luca Carocci mi ha invitato ad aprirgli il concerto, o più di recente ieri al Monk con Galoni. Però – ti dico la verità- tu vai a lavorare in funzione di un’uscita, di un release, e quindi non vedo l’ora che arrivi quel giorno; non ce la faccio più ad aspettare!

( su Blank Pages)

“ In uno dei distici che ho amato di più di questo pezzo, di “Blank Pages”, dici: “ but music can’t justify you, you have to dig through what’s left inside” letteralmente “ la musica non può giustificarti, devi scavare attraverso quello che c’è dietro”. Io ho una mia idea sull’interpretazione di queste parole: mi dici la tua? Quella autentica?

“ Dietro Blank Pages c’è un blocco, reale: non riuscivo proprio a scrivere. Ed il testo parla di questo. Che cosa succede allora? Che il blocco finisce, vai a scrivere un testo, vedi che funziona, ti fomenti, lo porti in sala prove. Quella frase che cosa significa? Che non è possibile accontentarsi. La situazione di non riuscire a scrivere per me è stata drammatica, stiamo parlando di uno stop di anni, non di mesi. E quando è uscita fuori Blank Pages la prima cosa che mi è venuta in mente è stata proprio questa: non giustificarti dietro una canzone, questo è l’inizio, non puoi fermarti!”

Ancora in Blank Pages scrivi, riferendoti all’artista, “hiswisdom will be the answer to many questions” e poi “but now the paper is white, it means that I have more questions then answers”. E allora questo now sta a significare che nella tua carriera cercherai in future di dare risposte, o pensi che il ruolo dell’artista sia in definitiva quello di porre domande al suo pubblico?”

“No no, assolutamente, anzi, il ritornello parla proprio di questo. Per come la vedo io, anche per come l’ho vissuta da ragazzino, l’artista, il cantante era quello che a me dava una risposta, a tutti gli effetti. La saggezza dell’artista, anche nella sua confusione totale, serve ad aiutarti. Per me la musica è stata una salvezza! Ho trovato tante risposte nelle canzoni dei cantautori, degli artisti, delle band per cui il ritornello di Blank Pages dice esattamente questo: se c’è l’artista, l’artista con la sua saggezza deve dare delle risposte. Io in questo momento ho più domande che risposte, e per questo i fogli restano bianchi. Il tutto dentro un paradosso ovviamente – perché c’è un testo- e quindi c’è anche una mia risposta, a tutti gli effetti.”

( su “Tower of Lies”)

“In questo brano utilizzi un inglese molto forbito, tant’è vero, e non mi capita spesso quando leggo lyrics in inglese scritte da artisti italiani, che mi sono dovuto armare di vocabolario per capire molti versi. Hai scritto di getto o c’è un labor limae che ti ha condotto a cercare queste parole; tipo esquires ( scudieri), bidder ( offerente), stab e spear ( pugnalare e colpire con la lancia)?

“Guarda, ti dico che è stato difficile anche per me perché c’è stata una ricerca di alcuni sinonimi che io personalmente – e ti dico la verità – non conoscevo. Sono andato a scavare in alcune cose medioevali, e poi come sono stati resi alcuni di quei sostantivi nella nostra epoca. Ho scritto un testo in inglese, ma proprio in inglese, e per me che vengo dalla scuola americana è stato complesso. Anche perché il testo è molto narrativo.

( Sing & Swim)

“ Brano pazzesco. E all’interno è sicuramente contenuta anche la spiegazione del tuo pseudonimo: ma questa è una domanda che ti faranno in tutti gli altri network e quindi non te la voglio fare. Quello che mi ha colpito è che dici di aver trovato altri castaways, altri naufraghi come te ( and then I found other castaway like me, who had made me see the sea as I had ever seen). Allora chi sono questi altri naufraghi e quali sono i risvolti del mare che ti hanno fatto scoprire per la prima volta?

“ Dunque, il momento in cui cadi dalla barca non è una cosa semplice, è lì che impari a nuotare. Quando incontri le prime onde – detto in francese- sono cazzi tuoi! E quindi in qualche modo devi imparare da solo, e quindi o c’è chi ti aiuta, oppure è un percorso un pochino più duro. E tu cominci a vedere il mare come una cosa brutta. E allora questi altri naufraghi ti aiutano, ti fanno vedere le cose da un’altra prospettiva, ti fanno entrare in delle concezioni mentali differenti, scopri il mondo in altre parole. Gli altri naufraghi sono quindi tutte le persone che ho incontrato e che hanno reso la mia vita quella che è: dall’amico, al consigliere, dall’angelo custode alla ragazza”.

Questo ed altro in questa intervista piena di contenuti, piena della profondità di un artista vero come “The Castaway”.

Di Terenzio Ciancarelli.

 

BLANK PAGES: IL RELEASE PARTY D'ESORDIO DI THE CASTAWAY, UN ARTISTA PROFONDO