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Eugenio in via di gioia a Villa Ada Incontra Il Mondo: la recensione del concerto

Venerdì, 28 Giugno 2019 10:05

Quale miglior posto se non una location immersa nel verde per un concerto degli Eugenio in via di gioia?

La band porta in tour il suo ultimo album “Natura viva” ripercorrendo alcuni dei brani che hanno segnato il loro cammino verso il grande pubblico.

Il concerto parte però con l'irruzione sul palco di una band per noi fino ad allora sconosciuta: I Camillas.
Semplicemente strepitosi sono riusciti a mixare un sound forte all'ilarità e alla tecnica musicale; come non amarli dopo aver suonato “L'anca”? Ringraziamo ancora il chitarrista- vocalist per la sua irruzione tra il pubblico proprio in nostra difesa perchè, secondo lui, i capelli dei ragazzi davanti a noi ci impedivano di gustarci lo spettacolo e la gonnella del bassista!
Ma adesso passiamo ai protagonisti della serata.
Senza deludere le nostre aspettative gli “Eugenio in via di gioia” ci hanno donato uno spettacolo molto genuino, senza pretese scenografiche che avrebbero probabilmente distolto l'attenzione dal vero significato dei loro testi e della loro musica.
Nel pieno rispetto della loro filosofia le casse erano adornate da ghirlande vegetali e i loro strumenti erano disposti tutti in primo piano permettendo anche simpatici scambi di battute tra i componenti della band.
Come al concertone del Primo Maggio, il frontman Eugenio, ha risolto meticolosamente il cubo di Rubik durante l'esecuzione di “Primo di tutto ho inventato me stesso” trasmettendo una forte metafora che si riscontra ascoltando il pezzo.
Non sono mancati momenti più toccanti, quelli volti a temi importanti come l'ambiente, durante l'ascolto di “Albero” e “La punta dell'iceberg” o riguardanti l'introspezione come “Il tuo amico il tuo nemico tu” e “Giovani illuminati”.
Senza dubbio non sono mancati neanche momenti più leggeri che ci hanno fatto assaporare tutto l'amore che il pubblico prova per questo gruppo.
Ascoltare gli Eugenio in via di gioia in un momento delicato come questo dovrebbe quasi essere un “obbligo”, sopratutto per le giovani generazioni ancora in tempo per cambiare le cose; i loro testi sono un allarme e una richiesta, una descrizione satirica della realtà che ci circonda.
Non c'è null'altro da dire se non un invito ad andare ad ascoltare questo gruppo interpretarlo e, naturalmente, andare ad un loro live!

Di Denise Diamanti.