Afterhours - Folfiri o Folfox
Universal | alt-rock, songwriting“Folfiri o Folfox” sono i nomi di due cicli chemioterapici che non a caso sono stati scelti come titolo dell'undicesimo album di Afterhours. Un disco atteso che vede Agnelli alle prese con contenuti forti e dolorosi, dovuti alle loro esperienze personali: “La vita fa sì che alcuni cicli si chiudano e che improvvisamente ne inizino degli altri”; questo è il messaggio chiave veicolato dall’intero album. La disperazione e lo sconforto non escludono momenti di gioia e di rinascita. I testi descrivono stati d’animo in maniera così approfondita che è quasi impossibile non essere trasportati dalle melodie e immedesimarsi in quelle storie di vita.
Mitski - Puberty 2
Dead Oceans | rock, indieMitski si conferma graditissima novità con questo suo secondo album. Puberty 2 è ricco di sensazioni, un saliscendi emozionale che la giovane statunitense sostiene con un genere musicale, un wave electro-rock attualizzato, che ben si presta allo scopo. Da Happy a Once More to See You, da I Bet on Losing Dogs a Fireworks, la tensione è tenuta sempre alta, proprio per riuscire a dalla felicità alla disperazione. Il rischio di omologazione nel genere è altissimo, le sonorità sono confondibili con quelle di colleghi più quotati, ma il talento c’è e ci possiamo aspettare una sferzata di originalità in futuro.
Michael Kiwanuka - Love&Hate
Polydor Records | soul, funkMichael Kiwanuka, il musicista londinese con la voce di Bill Withers, ha pubblicato il 15 luglio il suo nuovo album “Love&Hate”. A quattro anni dal suo debutto “Home Again”, la giovane promessa della Soul-funk di nuova generazione, sforna un album molto più maturo. La produzione affidata a Danger Mouse (Damon Albarm, The Black Keys, Gnarls barkley) riesce a unire l’aspetto più soul/roots di Kiwanuka, con lunghe suite di oltre 8 minuti, archi e cori ma condita anche di batterie campionate e un sound “svecchiato”.
Crystal Castle - Amnesty (I)
Fiction | electro-punk, danceAmnesty (I), come dice il titolo stesso, é un album di passaggio per i Crystal Castle. Il primo album che vede Edith France a dover colmare il vuoto lasciato da Alice Glass. Il cambiamento apicale genera un lavoro più duro e crudo dei precedenti, noir. Fatta eccezione per Femen e Sadist, é la perfetta colonna per un horror, un'indie horror.
Mood: black rave
Heliotropes – Over There That Way
The End Record | Alternative RockDel quartetto femminile di “A Costant Sea” (2013) resta solo la cantante Jessica Numsuwankijkul. La nuova formazione ha trasformato le sonorità della band, passando da un mix di folk rock e grunge a un mood più sofisticato, dai tratti leggermente vintage. Leitmotiv dell’album: una meditazione sulla morte e sulla guerra.
Glass Animals - How to be a human being
Caroline International | Indie rock psychedelic popI Glass Animals decidono di uscire dalla giungla di Zaba e entrano nelle quotidianità, già da Life itself. Coerente e ben strutturato perde un po' dell'originalità che li ha consacrati, a favore di rese live migliori, date da minori difficoltà esecutive. Ma la città agli occhi dei Glass Animals resta vellutata e popolata da qualche colorato animale esotico.
Mood: exploring The city
recensioni di: Giulia Caputo, Giuliano Mormone, Giulia Lupi, Daniela Ficacci, Nicola Siesti
I MIGLIORI ALBUM DEL 2016
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE