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Musica

Migliori Album del 2016 - Maggio

Lunedì, 30 Maggio 2016 13:18

Abbiamo selezionato e recensito i migliori dischi usciti nel mese di Maggio.

Maggio è stato un mese ricco di uscite discografiche. Dal rock all'elettronica, da folk al pop, questo mese ce n'è per tutti i gusti!

Anohni - Hopelessness

Secretly Canadian | Electronic pop, experimental

Antony Hegarty (voce di Antony and the Jonsons) si toglie la maschera e ci mostra la sua vera identità, ed il risultato è Anohni, ovvero il sopravvento del suo lato femminile, forse il più vero. Come vero e crudo è Hopelessness, il suo primo album da solista. Abbandonate le atmosfere orchestrali e talvolta un po' pacchiane dei lavori precendenti, Anohni dà ampio spazio all'elettronica, e ci si trova alla grande. Un disco che non risparmia niente e nessuno, di protesta: dalla casa bianca (Obama), alle guerre moderne (Drone bomb me) passando per il degrado della società moderna (4 Degrees).


Barbarisms - Browser

A Modest Proposal) | folk-pop

Con Browser, il loro secondo lavoro, i Barbarisms trovano il giusto equilibrio tra la genuina semplicità del folk, la ruvidità del rock e l’immediatezza del pop. Anche se con pochi strumenti, prevalentemente due chitarre ed una batteria, gli arrangiamenti, curati in ogni dettaglio, riescono a tirar fuori il meglio dalle melodie creando, nel complesso, un’atmosfera leggera e spensierata.


James Blake - The Colour In Anything

Universal | electro-writer, soulstep

Voce black, elettronica rarefatta, testi intensi: quella di James Blake è una nuova frontiera del R&B, una dimensione che comprende grime, soul e cantautorato, che con questo terzo capitolo della carriera dell'artista londinese si afferma con maggior decisione. Con Rick Rubin alla produzione e con la partecipazione di Bon Iver in I Need A Forest Fire, Blake riesce a dare un'impronta più netta alla sua personalità e a convincere anche chi non aveva convinto con i due dischi precedenti. Sperimentale e passionale, con la sua voce venata di dolore ma al tempo stesso molto determinata, il cantante questa volta fa davvero centro, maturando passo dopo passo. Un colore malinconico e autunnale che tende però a toni più luminosi e che si incastra perfettamente in questo maggio incerto.


Radiohead - A moon shaped pool

XL | chamber-pop, alternative rock

E’ ufficiale. Sono tornati. L’improvvisa sparizione sulle più importanti pagine social si è rivelata una mossa vincente che ha fatto nuovamente puntare i riflettori su di loro: i Radiohead. La band capitanata da Thom Yorke è tornata in studio nel 2012 per la realizzazione di A Moon shaped Pool, nono album pubblicato l’8 Maggio 2016. La nuova creazione discografica dei Radiohead appare al primo ascolto piena di contraddizioni; undici tracce che confondono e a tratti disorientano i fan, abituati ad un sound decisamente diverso. Si cavalcano atmosfere oniriche, malinconiche e nostalgiche, come in “Daydreaming” e “Present Tense” ma mai monotone. Dubbi esistenziali, lasciano posto a sprazzi di serenità con melodie commoventi che diventano a tratti struggenti, per poi riscoprire un sound elettronico come in “Burn the witch”, in cui leggerezza degli archi e psichedelia si fondono. Un lavoro atteso che necessita di tempo per essere apprezzato e compreso interamente, ricco di messaggi profondi, veicolatori di stati d’animo spesso offuscati dall’ansia tipici dell’uomo contemporaneo.


 Car Seat Headrest - Teens of Denial

Matador | indie-rock

Will Toledo, 23enne prodigio indie-rock americano, dopo 11 album autoprodotti da solista, è al primo disco per una major. Nonostante questa volta sia accompagnato da una vera band, non perde la schiettezza e la naturalezza dei suoi primi lavori Lo-Fi. Teens of Denial è un album che stravolge e ridà vita ad un genere, l'indie-rock, che sembrava non offrire più grandi spunti. I brani che compongono l'album sono lunghi (dai 5 agli 11 minuti), con  diversi movimenti all'interno, variazioni di stile e cambi di ritornello. Colpisce dei Cars Seat Headrest quell'attidudine alla musica rock newyorkese che inizia con Velvet Undergound, passa per i Television fino ad arrivare ai The Strokes.

Vinicio Capossela - Canzoni della Cupa

Warner Music | folk, songwriter

Per “Le canzoni della cupa” partiamo subito dall’unico aspetto forse negativo: il rischio deja vù è altissimo; Vinicio Capossela ormai tratta la materia da tempo e il marchio è inconfondibile. Ma è proprio l’unico che può farlo aggiungendo sempre qualcosa di nuovo: questa volta ha partorito un doppio cd (“Polvere” e “Ombra”) per rappresentare completamente la canzone popolare italiana: dalla leggenda del "Pumminale" fino alla verità de "Franceschina la calitrana”. E’ un viaggio completo e dettagliato nel folclore italiano che ha lo scopo di mostrare le nostre origini, senza le quali sarebbe impossibile capire la giusta via da intraprendere nel futuro prossimo.

 

recensioni di: Umberto Andreacchio, Riccardo Cristofani, Francesca Marini, Daniela Ficacci, Vittorio Chiodo, Nicola Siesti

I MIGLIORI ALBUM DEL 2016 

GENNAIO   FEBBRAIO   MARZO   APRILE  MAGGIO  GIUGNO  LUGLIO   AGOSTO  SETTEMBRE  OTTOBRE NOVEMBRE  DICEMBRE