“Tutti hanno cominciato a correre ovunque: ho sentito sicuramente degli spari ma non so se erano dell'autista o della polizia”. Adrian, studente di 21 anni, stava lavorando proprio in un ristorante della Promenade des Anglais al momento dell'attacco terroristico che ha colpito Nizza la notte del 14 luglio. Il lungomare della città della Costa Azzurra era pieno di gente. Tutti stavano guardando i fuochi d'articifio e celebrando la festa più cara ai francesi, quella che ricorda la presa della Bastiglia durante la Rivoluzione del 1789.
#NEWSGRAPHIC Map showing Promenade des Anglais, Nice where at least 84 people have been killed in an attack @AFP pic.twitter.com/UhCrnVR1c0
— AFP news agency (@AFP) 15 luglio 2016
"Ero a quaranta metri dal tir e ho visto gente che andava a finire sotto le ruote del mezzo pesante", così Adrian ci racconta quello che ha visto con i suoi occhi. Adrian sottolinea come le misure di sicurezza lasciassero a desiderare: “Non capisco perché hanno lasciato passare le auto durante la festa e soprattutto un camion di 15 tonnellate in una delle vie principali della città. Penso che ci sia stato un grave problema di sicurezza”, prosegue Adrian, “dovevamo aspettarcelo”. Le voci che cominciavano a correre sui social e per le strade di Nizza qualche minuto dopo l’attentato erano discordanti e confuse: “Alcuni dicevano che gli attentatori sparavano, altri che c'erano degli ostaggi”.
Attentato a Nizza, la testimonianza di Adrian: "Qua non sarà mai come prima"
“Sul momento io sono stato tranquillo” continua Adrian, “mi sono occupato di persone troppo traumatizzate per cercare di aiutarle. Poi, ho chiamato tutta la mia famiglia per sapere dove si trovavano. Mi ha chiamato mio fratello per dirmi che stava sentendo degli spari e io gli ho detto di correre a casa”, racconta Vallecchia. “Mio fratello piangeva al telefono e gli ho detto di fare entrare in casa chiunque avesse bisogno di aiuto. In quel momento era importante avere spirito di coesione”. L’attentato ha scosso una città tranquilla e Adrian sottolinea come nulla sarà più come prima dopo questo attacco terroristico.
L'attentato, che ha per il momento provocato 84 morti e più di cento feriti (fonte: Le Monde), di cui 18 in gravissime condizioni, è stato causato da un terrorista franco tunisino, identificato dalla polizia d'oltralpe in Mohamed Lahouaiej Bouhlel, che, alla guida di un tir, ha seminato strage e orrore proprio mentre la festa si avviava a conclusione. L'attentatore ha investito decine di persone che si trovavano su una delle vie più affollate di Nizza, Promenade des Anglais. L'uomo alla guida del tir, secondo alcune testimonianze, avrebbe anche aperto il fuoco sulla folla.
Intervista di Leonardo Vacca, Daniele Rizzo, Maurizio Costa