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Tratti d’unione - Peppino Impastato 40 anni dopo, a Cineto Romano

Giovedì, 04 Ottobre 2018 11:54

Sabato 29 settembre abbiamo partecipato a La Voce di Peppino, una magnifica iniziativa promossa dal Comune di Cineto.

Solitamente Radio Libera Tutti partecipa come media partner a questi eventi, prodigandosi per promuoverlo, mettendosi tra gli spettatori e facendo foto con cui tenere aggiornati in tempo reale i propri follower sui social delle attività come queste che consideriamo in linea con la nostra attività culturale.

Peppino Impastato è un padre nobile delle radio libere e quindi un nostro socio onorario e noi come possiamo cerchiamo di onorarlo. Per l’occasione infatti dopo il convegno è stata organizzata una videoproiezione del celebre film I Cento Passi nonché del documentario da noi prodotto a cura di Ruggero Spataro ed Enrico Tata nel quale, come primo intervistato, appare proprio Umberto Santino (del Centro Siciliano di Documentazione) col quale mi sono ritrovato seduto al tavolo.

Cineto Romano è un paese sulla Valle dell’Aniene di nemmeno 600 abitanti ed io in sala ne conto almeno 60. Non credo che l’età media del paese sia molto bassa, ma io in sala vedo bambini e ragazzi.

L’impatto è davvero bello e noi relatori percepiamo questo senso di responsabilità. Accanto a me c’è il Presidente di Officine della Legalità Dott. Maurizio Moscara e Marco Genovese, un ragazzo di Libera Roma. Il sindaco, al centro del tavolo a fare gli onori di casa, ci separa da Umberto Santino, l’autrice Anna Puglisi e un rappresentante dell’associazione giovanile Tratti D’Unione.

L’idea di dipingere in una vietta al centro del paese l’immagine di Peppino in finestra con la sua frase "se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà" è eccellente e spero che si riesca a portare avanti l’iniziativa di deporre ogni anno un sanpietrino, tra questo dipinto e la sede comunale, riportante il nome di una vittima innocente di mafia, nonostante l’avvicendarsi dei colori politici delle amministrazioni. A me piace pensare che in contesti così familiari sia ancora possibile.

Il mio intervento è breve e certamente non del calibro dei miei illustri co-ospiti, ma è incentrato su un tema unico: l’antimafia si fa con i film, le fiction, coi grandi libri ed una retorica mediatica e istituzionale, ma soprattutto si fa con le persone. Si fa nei posti piccoli con poche persone, in mezzo ai ragazzi, creando cittadini diversi e più consapevoli. Radio Libera Tutti è certamente un mezzo di stampa, di diffusione, di massa e per giunta mondiale, ma è soprattutto una comunità che si incontra, discute e partecipa e porta in giro questi temi. Lo fanno i soci della nostra associazione ogni giorno, in ogni luogo, perché questo è l’unico modo di combattere il fenomeno mafioso, la cultura mafiosa. Con azioni diverse tutti i giorni, non cedendo mai il passo nella vita quotidiana.

Grazie dunque alla comunità cinetese che ci ha ospitato e dato modo di parlare, ci ha dato voce. Per noi che dare voce a tutti, una voce Libera, è la nostra più grande passione.

Di Marco Lucci.

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