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Iron Man 3 trama : il film senza tensione continua

Sabato, 18 Maggio 2013 16:40

Il "genio, playboy, miliardario, filantropo" Tony Stark (parole sue) ritorna nei panni di Iron Man in questo terzo, e forse ultimo, capitolo della saga a lui dedicata.

Questa volta il riccone in armatura deve affrontare non solo l'ennesimo cattivo di turno (un Mandarino palesemente inspirato a Osama Bin Laden), ma anche due vecchie conoscenze che lui stesso ha spinto ad allearsi contro di lui (una fiamma di una notte abbandonata ed un giovane speranzoso e lasciato a bocca asciutta la notte di capodanno), e dovrà far ricorso a tutte le sue forze per annientare un nemico che ha preso di mira non solo lui, ma anche la sua amata Pepper Potts....

Ovviamente la trama, in un film di supereroi non di prima qualità, non poteva che essere questa. Ma le persone che sono andate a vederlo lo sapevano e di certo non avevano aspettative maggiori; certo però, neanche era giusto che le aspettative si rivelassero molto minori di così!

Perchè, se anche i fan sfegatati di questa serie non mi daranno retta, la mia missione oggi è avvertire tutti quegli ignari spettatori che si recheranno a vedere "Iron Man 3" convinti che sia un filmone.

Ciò che manca a tutti i film dedicati a questo supereroe è una tensione che duri dall'inizio alla fine. Il qui presente non fa eccezione: decolla meglio anche del primo film, con un brevissimo prologo misterioso, e ci presenta i misteriosi attacchi del Mandarino; ci introduce poi dei cattivi di cui non sappiamo la provenienza, che sembrano esseri soprannaturali intenzionati a dare del filo da torcere al nostro eroe; lo stesso Iron Man viene sonoramente battuto per l’eccessiva sicurezza di sè e per poco non ci rimette la vita; questo lo induce a riconsiderare la sua linea d'azione, e la sua stessa fibra morale, che sembra essersi affievolita dopo l'esperienza con gli Avengers.... Insomma, la prima parte del film ti avvince, sembra prospettare dei colpi di scena e delle complicazioni che, se avrai la pazienza di aspettare la fine, ti verranno risolti con delle trovate geniali!

Quando invece l'intervallo finisce e tu ti riaccomodi ansioso sulla poltrona, la tua curiosità gradualmente scema quando vieni a sapere che gli spunti geniali della prima parte sono abortiti in un nulla, hanno delle spiegazioni banalissime e il finale è quanto di più scontato e anche inadeguato potessero inventarsi! Nella scena finale (che non svelo per chi ancora volesse andare a vedere questo film) ti viene quasi voglia di alzarti in piedi e gridare "Nooooo!!!" in direzione dello schermo, sperando che gli sceneggiatori, i produttori e il regista di questo film ti sentano e chinino il capo colpevoli.

Non voglio togliere al film i suoi pregi. La trama sarà pure un disastro, ma per lo meno alcuni aspetti restano lodevoli: Robert Downey Jr. si muove a suo agio sia nei panni del Tony Stark "figo" che in quelli di un supereroe indebolito e con paure e rimorsi del tutto umani, ad affiancarlo una Gwyneth Paltrow che pure nei suoi quaranta si riconferma attrice di livello (pur nella piccola parte che come sempre le è riservata) e a sorpresa il regista dei due capitoli precedenti, Jon Favreau, nei panni di una simpaticissima guardia del corpo un po' paranoica e pasticciona; deludentissimo il ruolo di Ben Kingsley, potenziale cattivo ridicolizzato nella rivelazione della seconda metà del film, gli altri due cattivi discreti ma non sufficientemente approfonditi, Don Cheadle nei panni di Iron Patriot fa una figura da pesce lesso incapace. Ovviamente magistrali sono anche gli effetti speciali, il minimo in un film di questo genere, che però finiscono con il sacrificare ai propri interessi il ruolo del regista, un principiante che passa senza infamia e senza gloria nel corso della storia.

In conclusione, film apprezzabile ma non eccellente, che verrà esaltato dai fan del supereroe, ma che da noi "puristi" che quando si parla di heroes-movies pensiamo soltanto ai Batman di Nolan, viene promosso con una sufficienza appena passabile.

Adriano Carrieri