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Premonitions, Colin Farrell e Anthony Hopkins in un killer movie un po' anonimo

Mercoledì, 11 Novembre 2015 18:16

Partiamo da un’ovvietà: Anthony Hopkins non si ferma mai, nel duemilaquindici ha fatto parte di tre film diversi. Adesso, giorno 12 Novembre, le sale dei cinema italiani vedranno l’ennesimo manifesto con sopra la sua faccia di ghiaccio. 

 Premonitions - il trailer ufficiale in italiano

Premonitions (Solace, titolo originale) conserva un altro ritorno (oltre a quello del già citato attore), ovvero del film sul serial killer, un genere reso noto soprattutto negli anni novanta con Se7en e Il silenzio degli innocenti (ancora Hopkins).

La cosa meno ovvia, invece, è che il settantottenne attore britannico questa volta veste la casacca dei “buoni”. Dopo vari tentativi falliti di catturate il killer, ecco che l’agente dell’ FBI Joe Merriwether (Jeffrey Dean Morgan) si vede costretto a chiedere aiuto ad un ex collega in pensione, John Clancy (Anthony Hopkins) un medico psicanalista dotato di capacità sovrannaturali. Il dottor Clancy, convinto anche dalla collega di Joe (Abbie Cornish), verrà condotto grazie ai suoi poteri sensoriali, al sospettato Charles Ambrose (Collin Farrell). Ma ben presto il medico si renderà conto che il suo “dono” è nulla rispetto agli straordinari poteri di questo assassino in missione.

Sul personaggio di Hopkins riecheggia (nemmeno troppo in profondità) il carattere gelido e contorto di Hannibal Lecter, già interpretato nel Il Silenzio degli Innocenti, dove analogamente a Premonitions, il medico cerca di instaurare una stretta relazione intellettiva con la giovane Sterling.

Cercando di approfondire quanto basta la storia, si manifesta palesemente quello che è il tema guida dell’intero film: l’eutanasia.

Il calvario della malattia nel film viene “annullato” dal killer. Egli preferisce uccidere ancor prima che essa venga diagnosticata. Quindi, se prima avevamo un tema generale, pian piano tutto si riduce a chi preferisce giocare a fare Dio e a chi invece, con annessa morale, preferisce difendere ogni attimo di vita delle persone.

Mi è piaciuta molto la regia del film, e soprattutto l’influenza da “clip musicale” che affiora nei momenti delle visioni dei due superdotati. Sdoppiamenti, montaggio rapidissimo capace di dare un ritmo preciso e ansioso, colori intensi, insegne luminose; tutto frullato e servito su un letto di già visto o per dirla meglio di ripetuto.

Il film è sostanzialmente riuscito ma non colpisce molto a fondo. Fra un po’ uscirà sicuramente un nuovo film con Anthony Hopkins protagonista e noi ci dimenticheremo con facilità di Premonitions.