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11 donne a Parigi: lo stereotipo di esser donna

Domenica, 06 Dicembre 2015 14:36

Nella primavera parigina si intrecciano le storie di undici donne, ognuna con la propria storia, i propri problemi sentimentali, la propria femminilità, per una commedia corale interamente rosa.

Un film di Audrey Dana, con Isabelle Adjani, Laetitia Casta, Alice Bela ï di, Vanessa Paradis, Audrey Dana. Titolo originale Sous les jupes des filles, Commedia, Francia 2014, durata 116 minuti, Fidélité Films, uscita italiana 3 Dicembre 2015.

 

Il film d'esordio di Audrey Dana, che veste i panni di una delle donne protagoniste, si concentra sulla tematica dell'essere donna oggi, mescolando e intrecciando le storie di undici parigine. 

C'è la moglie tradita e vendicativa, l'innamorata imbranata che non riesce a tenersi l'uomo giusto, la supermamma in cerca di trasgressione, la boss d'ufficio cinica e stacanovista, l'ipocondriaca, la mamma con la crisi di mezza età ed una serie di altri personaggi tipici che vogliono inquadrare le varie sfaccettature di una donna moderna. L'obiettivo è quello di mostrare una parte della complessità femminile indagando sul ruolo della donna all'interno della coppia e della società, proponendo una visione corale dalla quale risulti un modello di ispirazione tutto al femminile.

Se lo scopo è quello di esporre e valorizzare la femminilità delle donne di oggi, i mezzi utilizzati per raggiungerlo si riducono ad una serie di banali cliché e situazioni tipiche che si rifanno ad un ideale di donna dai valori maschili, come dimostrato dal personaggio della donna d'affari con un livello di testosterone molto alto, per indicare che il successo sociale è una condizione maschile a cui una donna può arrivare solamente diventando “un po' più uomo”.

Il film procede con un ritmo disincantato e leggero, proponendo però un modello di femminilità che ruota quasi esclusivamente attorno al rapporto con il proprio corpo e al sesso, rilegando l'essere donna alla ricerca di un appagamento che va raggiunto a prescindere da tutto il resto, soprattutto dagli uomini. Questi ultimi sono trattati come degli oggetti d'arredamento, la cui presenza è necessaria per fare da contraltare alla situazione femminile in un contesto in cui la donna, per legittimare la sua libertà, denigra l'uomo e ne imita i comportamenti per avere il controllo sulla coppia o sulla posizione sociale.

Il film punta proprio a questo, a mostrare delle donne indipendenti e alla ricerca di sé, ma che hanno bisogno di assimilare delle caratteristiche maschili per avere successo, perché la donna oggi è un uomo, ma con i capelli più lunghi. Sous les jupes des filles, come indica più esplicitamente il titolo originale, vuole indagare cosa ci sia sotto la gonna delle donne, ovvero cosa le renda tali, con lo spiacevole risultato di mostrare delle caricature esagerate o degli ibridi dalle caratteristiche sia maschili che femminili, quasi come se la donna non sia in grado di definirsi partendo unicamente da se stessa e dalla propria e unica femminilità. 11 donne a Parigi è un film leggero, dalla comicità un po' sottotono e a tratti volgare, che vuole indagare in profondità l'universo femminile, ma rimanendo decisamente in superficie.

 

di Federica Mattiello