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Carol, Blanchett e Mara due donne diverse travolte da una reciproca attrazione

Martedì, 29 Dicembre 2015 03:09

Esce al cinema il 5 gennaio Carol, diretto da Todd Haynes, conosciuto perlopiù per Io non sono qui (film biopic sulla vita di Bob Dylan), e interpretato da Cate Blanchett e Rooney Mara.

 

Tratto dall’omonimo libro di Patricia Highsmith, il film è ambientato nella New York degli anni ’50, una città ancora piena di luoghi comuni e di tabù da sfatare, in cui le protagoniste si spostano continuamente dalla periferia al cuore della grande mela.

Therese Belivet (Rooney Mara) è una ventenne che lavora come commessa in uno dei grandi magazzini di Manhattan e sogna di fare la fotografa. A ridosso del Natale incontra Carol (Cate Blanchett), una donna ricca e attraente intrappolata in un matrimonio che non riconosce più. Fra le due donne, appartenenti a due mondi completamente opposti, nasce una palpitante intesa e l’innocenza del loro primo incontro pian piano svanisce al progressivo sviluppo del loro legame. Le due donne, facendosi beffa dei tabù sull’omosessualità decidono di vivere,almeno per un viaggio, la loro storia d’amore a dimostrazione della forza e della capacità di resistenza dei sentimenti.

Chiaramente il film parte con alcuni vantaggi: il libro scritto dalla Highsmith, un cast di gran livello e la New York degli anni cinquanta.

Partendo da quest’ultimo notiamo come gli ambienti e quindi l’atmosfera tutta (intesa come somma degli ambienti) rimangono fedeli a quelli della metà del Novecento. I cliché si rifanno a quelli dei film hollywoodiani classici e fanno riaffiorare alla mente dello spettatore vecchi film in bianco e nero con analoghi costumi, acconciature, portasigarette, musiche e chi più ne ha più ne metta.

Il cast è azzeccato ma forse si poteva osare un po’ di più a livello registico, in alcuni frangenti il tempo viene dilatato enormemente, mentre in altri viene tagliato di netto, anche in istanti in cui io personalmente sarei voluto andare  ad approfondire maggiormente. Cate Blanchett e Rooney Mara, due attrici con due carriere completamente diverse vanno a vestire i panni di due donne diverse sia per quanto riguarda l’estetica che lo stato sociale. Due splendide donne e due bravissime interpreti.

Gioca facile quindi Todd Haynes, con la messa in scena del libro della Highsmith non deve far altro che dedicarsi completamente alla regia data la forza della sceneggiatura e soprattutto dei personaggi. Stiamo sempre parlando di due donne immerse in un contesto sociale prevalentemente omofobico dove l’omosessualità veniva considerata come una sorta di ritiro patologico, fobico, dalle paure di castrazione. Comunque in una società prettamente eterosessuale e prevenuta.

Entrambi i personaggi vengono come colti di sorpresa dall’attrazione che li lega: Therese è alla sua prima esperienza d’amore verso una persona del suo stesso sesso e quindi si trova a passare un momento di confusione; Carol invece deve fare i conti con la possibilità di perdere la figlia, minacciata proprio dagli impulsi del suo cuore.

Il film è passionale, energetico e riflessivo al punto giusto, mette un faro di luce bianca sulla specifica epoca per creare domande e prese di posizione. L’amore visto come un dramma dalla società, è vissuto invece in maniera forte ed emblematica dalla coppia che resiste e vuole andare avanti comunque vada.

Due donne che vivono un momento molto delicato della loro vita, un cambiamento esistenziale dovuto al loro amore ma anche alle loro vicende familiari e relazionali, ci danno buoni motivi per andare a vederle al cinema.

 

 di Luigi Colosimo