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Sopravvivere al ciclo: i 3 film di Novembre

Domenica, 06 Novembre 2016 10:14

Novembre. Chiamiamo le cose con il loro nome: il ciclo mestruale è la bestia nera che ogni 28 giorni circa fa la sua comparsa nella vita di ogni donna. Da tre donne per le donne, una guida cinematografica mensile con lo scopo di supportarvi quando nessuno (o quasi) sopportate.


«Dalla commedia “Prima pagina”. Qui il giornalista è una donna, la moglie del direttore di un grande quotidiano. Al momento di divorziare dalla sua partner il direttore capisce che perderebbe una delle sue più valide articoliste e il favore dei lettori. Perciò ci ripensa, riesce a mandare a monte le nuove nozze a cui sua moglie stava per accingersi e salva matrimonio e giornale».
Ma voi non crediate a una parola di quanto scrivono da MyMovies su La Signora del Venerdì (His Girl Friday), un film di Howard Hawks del 1940. A noi non importa neanche chi lo abbia scritto, se la stessa commedia ispirò capolavori come “Prima Pagina” (The Front Page, 1974), non importa neanche se gli attori protagonisti siano Rosalind Russell (candidata per ben quattro volte al Premio Oscar come migliore attrice fra i '40 e i '50) e Cary Grant (ok, a noi di Cary Grant un po' importa). Ci importa piuttosto scoprire che è possibile per un uomo dirigere qualcosa che stia sempre al limite di un 'ingenuo' maschilismo, come riesca a tenere la storia sul filo della banalità e a trattenerti lì appiccicata. Attratte da quell'uomo, Walter Burns (Cary Grant) che le 'noi-di-oggi' possono amare, ma le 'noi-di-ieri' avrebbero dovuto odiare indaghiamo sulle possibilità che avrebbe Hildy Johnson (Rosalind Russell) di sfuggirgli. E così segui 'sti due giornalisti, lei fichissima, innamorata, lui...Cary Grant “so Cary Grant!”. Quest'ultimo, ex marito di Hildy, non fa che cercare di separarla dall'attuale fidanzato per il mero bisogno di lei in qualità di giornalista. Ma a volte pare solo gelosia. Altre solo il suo ego. E se non è che il più classico - elegante, certo - degli egoisti, sboroni, egocentrici, palloni gonfiati, come puoi non tifare per l'indipendenza e l'emancipazione di Hildy? Già: come?

Per accompagnare il film, mie compagne, suggerisco due fette della più semplice delle torte paradiso e mezzo bicchiere di vino rosso!

lasignoradelvenerdì

Ti senti tenera ma allo stesso tempo isterica? Allora per oggi mettiti sul divano, prendi il plaid e guardati Ruby Sparks.
Zoe Kazan, oltre che protagonista, è anche l’autrice della sceneggiatura di questo prodotto cinematografico del 2012. Ebbene si, non poteva che essere una donna l’ideatrice di questo film che diverte e rattrista il pubblico (il bipolarismo è la base emotiva del periodo mestruale). Una storia romantica ma particolare, inizia con il periodo di depressione del giovane scrittore Calvin Weir-Fields (Paul Dano). Dopo il successo nella sua prima pubblicazione letteraria, si rinchiude in sé, assalito da una crisi esistenziale e la solitudine.

Per rinsanire la sua vita, “crea” Ruby il personaggio femminile del suo prossimo romanzo. Una rossa chioma, uno spirito solare e due grandi teneri occhi (eccessivamente) innamorati del suo scrittore creeranno parecchi guai a Calvin. Il sogno di tutti gli uomini è quello di scrivere il destino, ma sopratutto gestire la vita delle donne e questo giovane scrittore necessita solo di carta e penna per riuscirci. Ma non tutto va per il verso giusto…

Vi consiglio la visione di questa commedia tragicomica dallo stile europeo, accompagnando il vostro stomaco con un muffin al mirtillo e un succo di frutta!

Vacanze romane (Roman Holiday) è un film del 1953 diretto da William Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn.
Uscito nelle sale statunitensi nell'agosto 1953, il film ebbe un grande successo di pubblico e di critica, rendendo famoso lo "stile" di Audrey Hepburn che, dopo poco tempo, verrà pubblicizzato e seguito da tutte le riviste di moda del mondo, grazie alle splendide e note immagini del fotografo di scena Augusto Di Giovanni. Il film incassò in tutto il mondo 12.000.000 di dollari.
Vacanze Romane è la storia di una principessa (Audrey Hepburn) esasperata dalla boriosa routine della sua esistenza; un disco incantato sulla stessa traccia, una vita priva di reali avventure. Per questa ragione, una notte, eludendo la sorveglianza, Anna fuggirà dalla sua momentanea abitazione a Roma, per prendersi una pausa da quel mondo colmo di convenzioni sociali e privo di stimoli. Il giornalista Joe Bradley (Gregory Peck), seppure non totalmente conscio al principio della reale identità della bellissima ragazza, con l’aiuto della bellezza della Città Eterna, regalerà ad Anna il suo sogno; dimenticare per un po’ le rigide regole del suo mondo, liberarsi da se stessa, per assaporare uno spiraglio di eccitante vita vera.

Si consiglia di accompagnare la visione di questa raffinata pellicola dal fascino immortale con una fetta di torta di ricotta e visciole (tipica romana) ed un tè caldo. Ora siete pronti per lascairvi trasportare da Anna e Joe per le vie di Roma, in sella a… una Vespa.

 

di Roberta Toffee Cordaro, Sofia Stella e Melissa Blasi