Va bene, per questo mese ero molto indecisa fra due film. Il ciclo mestruale è anche questo, sì. Ma non mi spostavo di troppo, checché si possa dire sullo squilibrio psichico delle donne durante il ciclo, l'indecisione aveva una sua coerenza interna: entrambi i film hanno come protagonista una delle mie attrici preferite, Rosamund Pike. Fra i diversi film, tutti molto interessanti, quello con cui entrò irrimediabilmente nel mio cuore fu Gone Girl, in una delle più infelici traduzioni (dopo quella di The Eternal Sunshine of the spotless mind) L'amore rubato. Di recentissima uscita (2014), Gone Girl è uno di quei film che a te come donna dovrebbe prendere le ovaie, fargli fare un giro di 540 gradi e farti provare cosa significa portare fino in fondo la forza che metti in ogni tua relazione. Lei è perfetta: bella, elegante, dolce, sensuale, intelligente (nel film è una famosa scrittrice). Perfetta senza essere stucchevole. Il marito (Ben Affleck) è bello, elegante, d'intelletto comune, sessualmente prestante. Diciamo anche piuttosto generoso (ammicco a relazioni extraconiugali). Direte: sì, ma la trama?! Ci arrivo: lei sparisce, lui è il primo e pressochè unico indagato. Si apre il caso che prende grosse dimensioni mediatiche. Sbam! Una serie di domande: lei dov'è? Chi è stato? Un giallo, un film introspettivo, paradossale che col procedere della pellicola si fa improbabile e poi assurdo, ma sempre entro i limiti del dominio delle relazioni umane e delle loro conseguenze sulla persona.
Se dovessi accompagnare questo film con un dolce sceglierei certamente qualcosa che metta insieme cioccolato e peperoncino e il solito mezzo bicchiere di vino rosso.
Quando si parla di "Donne al potere" e "giustizia femminile", per rendere unico il vostro periodo mestruale non si può non pensare al capolavoro di Ridley Scott uscito nel 1991, Thelma & Louise. Le protagoniste Susan Sarandon (Louise) e Geena Davis (Thelma) tentano la fuga dopo una serie di sfortunati eventi, vivendo un'avventura spericolata, ma allo stesso tempo degna di commozione! Un Brad Pitt giovanissimo e divinamente scolpito darà il giusto risveglio ai vostri sensi per una buona durata. Tra litigi, scelte difficili, macchine volanti, motel, mariti gelosi e amanti focosi, il cuore pulsante della storia sono in realtà l' amicizia vera, la solidarietà e la coalizione femminile, che caratterizzano la pellicola come manifesto di ribellione femminile. Uno dei miei film preferiti e assolutamente da vedere almeno una volta nella vita e perchè no, proprio nel periodo più altalenante del mese!
Consiglio la visione accompagnate da una cioccolata fumante al peperoncino, per ricordare l'ambientazione messicana dove si svolge gran parte del film e anche quell' "accendimicce" di Brad!
È l’estate del 1963 quando la famiglia Houseman si reca in vacanza nelle Catskill Mountains, presso un villaggio turistico di proprietà dell'anziano Max Kellerman. La figlia minore e prediletta Frances "Baby" Houseman, di diciassette anni, aspira ad entrare al Mount Holyoke College per studiare economia con l'obiettivo di accedere ai Peace Corps. Nel corso della sua vacanza Frances conosce Johnny Castle, il quale insieme a Penny Johnson, lavora come maestro di ballo per gli ospiti dell'Hotel. Baby subisce inerme il fascino di quest’uomo, Johnny, che col suo ancheggiare e con la passione che mette nel ballo, risveglia in Baby qualcosa di assopito che aspettava di essere svelato. Diciamo anche che Johnny incarna nella sua persona (ma soprattutto nei suoi muscoli!) tutto ciò che di più lontano esiste dal mondo di Baby e per una ragazza della sua età, tanto basta a far accrescere in lei la volontà di entrare a far parte di quel mondo proibito e terribilmente affascinante.
Dirty Dancing è una celebre pellicola del 1987 che ha fatto piangere e sognare milioni di ragazze della sua generazione, continuando ad avere un eco fortissimo anche nell’immaginario delle giovani donne, ma anche di qualche ragazzo, del presente. Si direbbe il film adatto se si ha voglia di immergersi in una valle di lacrime a suon di Time of My Life, mentre immaginiamo come sarebbe stato volare grazie ai bicipiti del buon Patrick Swayze che forse troppo presto ci ha lasciati.
Si consiglia di accompagnare la visione del film con qualcosa di piccante e dal gusto deciso, magari un piatto messicano a vostra scelta, purché abbia carattere. Perché “nessuno può mettere Baby in un angolo”!
di Roberta Toffee Cordaro, Sofia Stella, Melissa Blasi
