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Your Name: l'animazione giapponese torna in Italia

Domenica, 22 Gennaio 2017 11:50

“Kimi no Na wa”, il nuovo capolavoro di Makoto Shinkai, sarà disponibile nelle sale italiane per soli 3 giorni: dal 23 al 25 Gennaio 2017.

L'ispirazione di Makoto Shinkai riguardo a Your Name è nata da diverse opere di altri autori fra cui: Boku wa Mari no Naka di Shūzō Oshimi (da cui riprende il tema dello scambio di anime tra i corpi di due persone), Ranma 1/2 di Rumiko Takahashi, Torikaebaya Monogatari (un romanzo giapponese del Periodo Heian) e il racconto La cassetta di sicurezza di Greg Egan.

La produzione del film venne affidata alla CoMix Wave Films, mentre la colonna sonora fu a cura della EMI Records.

A seguito del grande successo riscosso in Giappone, il film venne proposto anche in Cina e in Corea del Sud, per poi iniziare una campagna promozionale anche negli Stati Uniti.

Il pluripremiato film d’animazione giapponese è ambientato a Tokyo e ad una città di fantasia, Itomori (ispirata alla città di Hida, nella prefettura di Gifu).

La storia intrigante di quest’opera cinematografica si racchiude in un intreccio di avvenimenti inizialmente inspiegabili tra due ragazzi di 17 anni, Mitsuha Miyamizu e Taki Tachibana. Per qualche casuale ragione, i due si ritrovano a vivere in modo alterno nella vita e nel corpo dell’altro. Questa ambigua situazione viene svelata dal racconto delle persone che stanno attorno ai due ragazzi reputando il loro comportamento “fuori dal normale”. Ciò vuole enfatizzare l’importanza di essere se stessi indipendentemente da quello che le persone vedono in noi.

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Tra i due si inizia ad instaurare una profonda amicizia, destinata a diventare qualcosa di più.

Il film si concentra quindi sull’importanza di tutti quei piccoli segnali che l’universo dà ogni giorno a ciascun essere umano, attraverso un sogno o nella vita reale. I due ragazzi quindi si interrogano su una situazione assurda e che con tenacia desiderano trovare una spiegazione, magari razionale, ma che invece è generata da qualcosa di irrazionale.

In altre parole, Makoto Shinkai vuole rendere chiaro il concetto di “comprendere l’altro, mettendosi nei suoi panni”, avere quindi fiducia l’uno nell’altra e nei propri sentimenti non badando agli scherzi che la memoria può giocare.

Il loro destino è quello di incontrarsi, qualsiasi cosa succeda all’uno o all’altra. Anche se risvegliandosi non ricordano molto, il loro legame è più forte della ragione, del tempo, delle difficoltà, e va oltre al loro essere finiti.

Dunque, i temi principali di questo film vengono rappresentati con avvenimenti talvolta bizzarri, ma con un velo di nostalgia e drammaticità. Come è già stato descritto, un capolavoro del cinema giapponese degno di nota!

di Sara Ferdinandi