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Via col Vento: francamente, possiamo infischiarcene?

Domenica, 14 Giugno 2020 16:48

Facciamo il punto sul dibatitto acceso da HBO dopo aver rimosso il film dal suo servizio di streaming

“E' un prodotto del suo tempo e raffigura alcuni dei pregiudizi etnici e razziali che, purtroppo, sono stati all'ordine del giorno nella società americana. Queste rappresentazioni razziste erano sbagliate allora e lo sono oggi e abbiamo ritenuto che mantenere questo titolo senza una spiegazione e una denuncia di quelle rappresentazioni sarebbe irresponsabile". Queste sono state le dichiarazioni di uno dei portavoce di HBO a Variety in merito alla rimozione di Via col Vento, film cult del 1939 dal suo servizio di streaming HBO MAX.

In meno di ventiquattr'ore l'argomento ha suscitato grande scalpore e infiammato il dibattito, sia sui giornali internazionale che sul web.

In questa immensa valanga di opinioni più o meno valide, a mio parere le domande che dovremmo porci sono tre: Via col Vento è davvero razzista? E' giusto rimuoverlo o fare delle aggiunte (per quanto didattiche) al film per questo? E in fine, se questa cosa è successa su un servizio di streaming americano, a noi che ce ne frega?

Per rispondere alla prima domanda, sì, indubbiamente. Il film rappresenta in maniera nostalgica e quasi sognante il modello del sud confederato e schiavista e raffigura i personaggi di colore come stupidi e abbruttiti, incapaci di parlare un inglese corretto (caratteristica resa anche nel primo doppiaggio italiano del 1951, in cui tutti i personaggi di colore parlano coniugando i verbi all'infinito e sostituendo le p con le b e le t con le d); inoltre la pellicola è “Un prodotto del suo tempo”, un'epoca di segregazionismo nella quale gli attori di colore non poterono assistere alla prima del film ad Atlanta ed in cui Hattie McDaniel non avrebbe potuto partecipare alla cerimonia di premiazione degli Oscar (nella quale fu la prima attrice afroamericana a vincere una statuetta), se non fosse stato per la forte presa di posizione di Clark Gable.

Questo ci porta dritti alla seconda questione: è giusto rimuovere un film o comunque “acconciarlo” per la visione? Assolutamente no. Per quanto il gesto fatto da HBO possa essere animato dalle migliori intenzioni e dalla voglia di sensibilizzare il pubblico (cosa di cui ,onestamente, dubito parecchio) e per quanto il film sia latore di contenuti indubbiamente discriminatori e razzisti, trovo che aggiungere un disclaimer o una spiegazione su come recepire il messaggio del film sia un gesto davvero poco utile al fine di sensibilizzare il pubblico. Un film non è in sé ne buono ne cattivo ed il suo messaggio può essere riletto e reinquadrato alla luce della nostra bussola morale e dei nostri frame culturali. Questo è possibile educando le persone fin dalla scuola ad una fruizione più attiva e consapevole dei prodotti di qualsiasi tipo (film, videogiochi, libri, fumetti), non aggiungendo una didascalia.

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E giungiamo alla questione conclusiva, quanto ci tocca questo avvenimento? Molto in realtà, nonostante la questione Via col Vento sia dibattuta da anni negli Usa (nel 2017 il film è stato rimosso dalla programmazione di un cinema di Memphis, dopo 34 anni di proiezione, a seguito delle proteste dei clienti). Questo perchè, facendo riferimento alle proteste scaturite in tutto il mondo a seguito della morte di George Floyd (il motivo che ha portato alla rimozione del film da parte di HBO), trovo sia importantissimo affermare con forza che certe idee, come ad esempio la superiorità di una “razza” su un altra o di un sesso su un altro, sono sbagliate e non c'è altro modo di considerarle. Ma questo non può essere affermato solamente rimuovendo statue e film. Ciò è possibile solamente educando il pubblico (specie quello più giovane) ad osservare con occhio critico un prodotto e a giudicarlo, e non fruirlo solo passivamente (come molta tv spazzatura ci ha invitato a fare per anni). Solo così si crea una società consapevole. Una società che non si fa intimorire o plagiare da un film del '39.

Matteo Borelli                

Per Il Consiglio di Elrond