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"Due Partite": risate amare.

Lunedì, 09 Novembre 2015 04:31

"Due Partite" è uno spettacolo di Cristina Comencini con Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Giulia Bevilacqua. Regia di Paola Rota. Al teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 12 Novembre.

Siamo negli anni '60. Nella prima parte, le protagoniste sono quattro donne che si riuniscono una volta a settimana per giocare a carte. Mentre loro sono nel salotto, le loro bambine giocano nella stanza accanto. Giocano a fare le signore, assieme. Queste donne sono mogli. Sono madri. La loro condizione è la tipica condizione delle donne di quell'epoca. Non lavorano e la loro esistenza è strettamente connessa al ruolo della maternità. Nella seconda parte (si tratta di un atto unico suddiviso), le protagoniste sono le quattro bambine, ormai adulte, che si ritrovano a parlare delle loro mamme. Della vita che conducevano, di quella che conducono loro; così diversa, orbata della presenza di figli e di mariti.

Si andrà così creando la contrapposizione di due realtà, di due epoche, portando lo spettatore non solo a riflettere su quale sia la condizione meno penosa ma anche e sopratutto "Due Partite" si snoda attorno a tematiche quali la nascita e la morte, cercando di uccidere i cliché ed i miti che nel corso dei secoli si sono radicati attorno alla figura della donna e del concetto di maternità.

Due Partite è una commedia brillante, che non parla solamente alle donne ma parla al genere umano. Gli uomini non sono degli esclusi, seppure non li vediamo, essi sono assolutamente presenti nelle parole e nelle vicende personali delle quattro donne. Sarebbe più che mai banale ridurre questa fantastica rappresentazione descrivendola come uno spettacolo tutto al femminile. Perché Due Partite è di più. È molto di più.