Chiama quando arrivi 20.06.2017 Ospite: Antonio Città: San Cristobal de la Laguna, Tenerife
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A ridosso di una superstrda e di palazzoni e resort,c’è una stradina buia che porta verso il deserto…
Se la segui e ti lasci guidare dal magico cielo stellato, ai piedi del terzo vulcano più grande d’Europa tra i versi strani di uccelli tropicali, puoi raggiungere San Cristobal de la Laguna.
Siamo lontani dalla Tenerife presa da assalto da plotoni di turisti in Havaianas e occhialazzi. Qui siamo al nord, e questa è un’esperienza completamente diversa da quella che vi aspettereste da un’isola delle Canarie.
Antonio parte all’avventura in stile freak: gira senza cellulare né soldi, con il sacco a pelo in spalla sentendosi al centro del universo e in piena armonia con quella natura così sconfinata fintantoché la prima forma di vita che incrocia dopo kilometri di cammino gli dice: “Italiano anche tu?”
Vivendo di piccoli lavori occasionali, ha trascorso 5 mesi “vivendo di arte”, riscoprendo la danza ed il canto, disegnando in piazza per l’intera giornata, sotto la “calufa” africana e conoscendo i “canari”, e la loro lingua.
Antonio ci parla del “continente in miniatura” con il cuore in gola, un posto senza tempo che fa spaziare in una diversità stravolgente di natura, arte e rapporti interumani, dove poter ritrovare l’amore per “los que tienes”.
L’avventura boehmienne e romantica dal gusto tropicale, a 300 kilometri dall’Africa, nel cuore dell’oceano atlantico ci fa sognare… e anche un po’ pensare a Ruggero, il Verdone-hippy di “Un sacco bello”.
Di Serena Falconi
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