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Serie A, per il Napoli un’ altra battuta d’arresto

Martedì, 01 Marzo 2016 23:34

I partenopei aumentano il distacco dalla capolista Juventus a causa del pareggio di ieri sera a Firenze. Ora sono quattro le partite senza vittorie per la squadra di Sarri

Questo 27esimo turno di Serie A ha regalato diverse emozioni e sorprese. Iniziamo con la prima, la Lazio. I capitolini (è proprio il caso di dirlo visto il maltempo) si sono impantanati nell’acquitrino di un Olimpico semi deserto. Lo 0-2 subito ieri dal Sassuolo non ha fatto altro che fomentare le critiche che da inizio stagione hanno colpito i ‘biancocelesti’ .

La Lazio ha chiaramente un problema di doppia personalità rispetto ad una Europa League fin qui disputata in maniera dignitosa. Sembra essere una squadra in balìa del più classico dei processi alla “Dottor Jeckyll e Mister Hide”. I ragazzi di Pioli onestamente hanno meritato la sconfitta, non solo per “colpa” di uno straordinario Sassuolo ben messo in campo da Di Francesco (che merita il vero salto in una big) ma anche per evidenti impedimenti, sia in fase difensiva, con le continue amnesie della coppia centrale, che in avanti, con la scarsissima prolificità delle punte. Il distacco dall’Europa League adesso è davvero incolmabile e con l’eliminazione dalla Coppa Italia sembra improbabile una partecipazione alle coppe europee anche per il prossimo anno.

Nell’altro match in programma ieri, è andato in scena un “partitazo” per dirla alla spagnola, tra la Fiorentina ed il Napoli, che hanno pareggiato per 1-1.

Occasioni da ambo le parti, con due traverse prese dai ‘viola’ in un quarto d’ora e miriadi di chance per i campani che dopo il pareggio immediato di Higuain non sono più riusciti ad ipnotizzare Tatarusanu (forse la sua miglior partita della stagione).

Il gioco espresso dagli ‘azzurri’ è stato comunque di buonissimo livello, sulla falsa riga di quanto ci hanno abituati a vedere in questa stagione, ma è mancato quel guizzo che spesso li ha portati nei mesi scorsi a vincere le partite. Con questa sono quattro le partite senza vincere per la squadra di Sarri, che nel mezzo ha vissuto la cocente eliminazione dall’Europa League con il Villareal. L’attacco atomico visto sino a qualche settimana fa appare più prevedibile e più stanco del solito e adesso il distacco dalla Juventus si fa più pesante. Sono 3 infatti i punti che li separano dai ‘bianconeri’, non un’enormità è vero, ma pensare che fino al minuto 88’ nella sfida dello Stadium era di 2 punti a favore, deve far riflettere l’allenatore toscano, che deve correre ai ripari onde evitare di essere ripreso da una Roma in netta ripresa.

Già, proprio i ‘giallorossi’ sono la squadra del momento, insieme a Juventus e Milan. La “cura” Spalletti sembra andare nella giusta direzione e le sesta vittoria consecutiva ne è una vivida conferma. Cambio di passo soprattutto nella mentalità della squadra, che fa girare le gambe e gli uomini molto più velocemente rispetto a qualche tempo fa. Ora come ora il secondo posto non pare sia una chimera e nel caso in cui il Napoli dovesse continuare a mollare, sarebbe stupido non crederci.

Chiudendo con la lotta al terzo posto, una nota di merito va data al Milan, che nonostante una rosa non propriamente al livello delle altre pretendenti per un posto in Champions, sta giocando al meglio le sue carte. Dopo il pareggio incoraggiante del San Paolo di una settimana fa, è arrivata una vittoria di misura contro un Torino più spento e opaco del solito, forse troppo schiavo del 3-5-2 del suo allenatore. Con questa vittoria, sale a nove il numero dei risultati utili consecutivi ed il distacco (arrivato a toccare quote di -16) dai cugini interisti si è assottigliato ad un solo punto.

Proprio la squadra di Mancini, con la sconfitta allo Juventus Stadium vive indubbiamente il suo periodo peggiore. Più che il 2-0 fa riflettere la prestazione dei ‘neroazzurri’, che a Torino non sono mai entrati in partita (il primo tiro in porta è avvenuto all’89’ minuto) nonostante la Juve non sia apparsa particolarmente brillante per tutto il corso del match.

Gli uomini di Allegri però sanno stare molto bene in campo e la difesa è una vera roccaforte, non concedendo quasi mai spazi e opportunità agli avversari (chiedete a Higuain quanti palloni è riuscito a giocare con Barzagli e Bonucci alle sue spalle).

L’imbattibilità di Buffon è salita a 746 minuti (record personale per il portierone della Nazionale) e se è vero che i campionati in Italia vengono vinti grazie al miglior reparto arretrato, questo è un segnale inequivocabile per le avversarie.

In questo momento, così topico del campionato, tutto resta ancora in ballo, dall’assegnazione dello scudetto sino alla lotta per il terzo posto e da qui in poi, siamo certi, continueremo a vederne delle belle.

 

Valerio Vitali