Sarà determinante la fiducia che il c.t. tedesco Finke (ex Colonia e Friburgo), riuscirà a trasmettere ai suoi ragazzi, poiché alcuni di loro, militando in campionati importanti e in competizioni europee possono dare quel ‘quid’ alla squadra e farle fare il decisivo salto di qualità che le manca.
Come in molti si aspettano, il ruolo del Camerun sarà quello di “dar fastidio” a Croazia e Messico, lottando con loro per il secondo posto, valido poi per la qualificazione agli ottavi. Il team di Eto’o e compagni è arrivato in Brasile giocando davvero un ottimo calcio nel suo girone di qualificazione e riuscendo poi a superare nella terza fase la Tunisia, nel doppio confronto, terminato 0-0 all’andata e 4-1 al ritorno.
I “leoni indomabili”, questo è il soprannome della squadra africana, possono schierare nelle loro fila giocatori di prima fascia e molti di loro, non fanno certo le riserve nei loro club d’appartenenza. Uno su tutti è il già citato Eto’o, che sarà la vera star rappresentativa e avrà il compito di dover segnare e scardinare le difese avversarie con la velocità, la sua arma in più. Nel 4-2-3-1 di Finke, un ruolo molto importante lo gioca la difesa, per via del modulo tattico davvero offensivo, nel quale anche la protezione a schermo dei due mediani davanti la linea difensiva potrà giocare un ruolo chiave. Un ruolo interpretato molto bene da Alexandre Song, ex Arsenal e ora “panchinaro” di lusso nel Barcellona di Martino. Se in molti si aspettano un Camerun difensivo, ci si sbaglia di grosso, in quanto anche i due terzini, ossia Assou Ekotto e Mbia hanno una propensione a offendere più che a difendere. Il primo gioca ormai da quattro anni in Inghilterra nel Tottenham, mentre il secondo sta facendo benissimo col Marsiglia ed è seguito da svariati club europei. I due centrali di difesa, N’Kolou e Chedjou garantiscono solidità difensiva, qualità che è mancata nelle passate edizioni del mondiale a questa squadra.
Inoltre, essendo alla sesta qualificazione ad un Campionato del mondo, la nazionale camerunense, ha una maggiore esperienza nell’affrontare determinate partite e potrebbe anche eguagliare il record di Italia 90’, dove arrivò sino ai quarti di finale, fermata solo dall’ Inghilterra. Il cammino della nazionale camerunense, potrà essere di certo più agevole se riuscirà ad arrivare quantomeno a quota 4 punti nell’ultima e decisiva sfida del girone contro i super favoriti brasiliani. Sarebbe bello, sia per lo spettacolo, sia per il continente africano, vedere una nazionale africana essere l’outsider inaspettata del torneo.