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Musica

Intervista ai Linea 77: Oh!, il disco del ritorno alle origini

Giovedì, 26 Febbraio 2015 18:55

Durante la puntata di RLT Music Show di sabato 21 febbraio 2015 abbiamo intervistato Davide “Dade” Pavanello, poliedrico frontman dei Linea 77.

 

Atmosfere cupe, testi ermetici e intimi, "OH!" rappresenta lo stupore, il sussulto davanti al cambiamento inevitabile ma non sempre positivo, con particolari riferimenti alla "pseudo vita" dei social network e all' impoverimento culturale della società. Il nuovo disco dei Linea 77, il nono album in studio della hardcore band torinese, è uscito il 17 febbraio a distanza di cinque anni dal precedente. "OH!", a detta della band stessa, ha il sapore di un "ritorno a casa", alle origini, con pochi fronzoli e un approccio hardcore-punk quasi fisiologico, come a prendere le distanze dalla frenesia dello sperimentare e dello stravolgere a tutti i costi.

Linea 77, l'intervista al "music show"

Dade, prima di tutto, benvenuto a Radio Libera Tutti! Sei passato da bassista della band a secondo chitarrista, a frontman. Come ti senti in quest’ultimo ruolo?

“Grazie! Beh, frontman è una parola grossa ! Non mi ci sento molto, sono nato come bassista e ritrovarmi in questo ruolo mi fa ancora un po’ strano ma “necessità fa virtù” e poi non sono solo, c’è Nitto che continua ad avere un’importanza notevole sul palco.”

L’idea del contest lanciato con il vostro video non ufficiale di “Presentat-Arm”, primo singolo del nuovo album, con rebus creati con emoticon raffiguranti i nomi di 77 artisti e band, a chi è venuta?

“L’idea del contest con in palio l’ingresso a tutti i nostri concerti, per sempre, è venuta a me. Quello degli emoticon è un giochino che facevamo, che facciamo ancora adesso quando siamo sul furgone e ci rompiamo un po’ durante i lunghi viaggi. Abbiamo una mega chat condivisa su whatsapp con tutta la band ed i tecnici e giochiamo a questa stronzatina dei nomi delle band (ride). “

Il nuovo album “OH!” prende il nome dal verso di Dante “Mutar lor canto in un «oh!» lungo e roco” del Purgatorio della Divina Commedia ?

“No, in realtà non è venuta da lì l’idea del titolo dell’album, ci è venuta dalla copertina. Abbiamo scelto prima l’immagine di copertina, volutamente molto contrastante rispetto alla musica contenuta nel disco e l’illustrazione ci ha suggerito l’esclamazione “Oh!”, espressione di stupore e noi volevamo stupire già prima che si ascoltasse l’album! Dopo abbiamo trovato quel verso, molto potente, del Purgatorio della Divina Commedia di Dante, ci stava a pennello e lo abbiamo utilizzato per promo e presentazione del disco. ”

Parlaci proprio di come è nata la scelta della copertina del nuovo album

“La scelta dell’immagine di copertina nasce da un brainstorming che stavamo facendo in studio alla fine delle registrazioni. Noi di solito decidiamo sempre tutto alla fine delle registrazioni (ride) come si chiamerà il disco e come sarà la copertina lo decidiamo sempre all’ultimo! Quel giorno ci è capitata sottomano quella immagine e come spesso facciamo, ci siamo fatti ispirare da un’immagine statica, non è opera di nessuno, è semplicemente una illustrazione di Alice nel paese delle NON meraviglie.”

Vorremmo che tu scegliessi il brano che manderemo ora in onda, spiegandoci anche se ci sono dei motivi particolari

“Scelgo “Absente Reo”, è uno dei miei pezzi preferiti del disco poi proprio in questi giorni sto realizzando il video e quindi ce l’ho sempre in testa e volevo farlo sentire anche a voi. Come primo singolo eravamo indecisi tra questo e “Presentat- Arm”, che poi abbiamo scelto, ma per Absente Reo avevamo già un’idea ben precisa del video, che sarà molto, molto strano…e sta venendo molto figo in effetti, sono molto contento! “

State girando il video di “Absente Reo” in questi giorni ?

“Stiamo lavorando al nuovo video ma no, non stiamo girando, non giriamo più i video, abbiamo deciso: basta! Non si girano più i video e non si spendono più i soldi.”

Prendendo spunto da un pezzo di Presentat- Arm “vorrei fare esplodere quest’ansia di sbagliare, come un sasso che lanciato in cielo si distrugge, dando finalmente a questa vita il senso che ancora non ha.” Ci sembra che il filo conduttore di questo album sia un po’ la precarietà, intesa non solo in senso lavorativo ma proprio a livello mentale e sociale, è una nostra impressione o è effettivamente così ?

“Avete azzeccato abbastanza in pieno uno dei temi fondamentali del disco. Credo che la precarietà non sia solo lavorativa ma più che altro emotiva. Viviamo tutti i giorni tutti quanti in un mondo in cui sembra quasi che non ci si stupisca più di niente. Quello che leggiamo continuamente sulle bacheche facebook, sui giornali, on line o sulla carta stampata, sono notizie che se le avessimo sentite vent’anni fa ci avrebbero fatto pensare ad un mondo giunto alla fine, barbaro, completamente in mano alla violenza e alle ingiustizie. Una nausea generale che ci crea uno stato di malessere, o almeno questo è quello che proviamo noi ed è un po’ una disillusione voler cambiare un mondo che sta obiettivamente andando a rotoli. Nessuno riesce a fare qualcosa di concreto per cercare di cambiarlo, anzi, ogni giorno, ogni mese, ogni anno, c’è qualche nuova diavoleria che contribuisce a incasinare tutto quanto e secondo me i social network sono stati uno dei colpi di grazia di questa inversione di rotta da una vita un po’ più sana, meno digitale e più analogica, com’era quando eravamo giovani noi. Mi è sempre stato sul cazzo il “Quando ero giovane io era meglio” (ride) però purtroppo non riesco a non pensarlo. Nel video di Absente Reo usiamo solo strumenti video digitali di nuova generazione ma lo facciamo con un certo sarcasmo. Noi cerchiamo di sfruttare i social network spremendoli come un limone ma senza essere noi ad essere il limone da spremere.”

linea 77, il nuovo singolo "presentat-arm!"

Una domanda sul tuo progetto solista, abbiamo letto che il prossimo album di Anti-Anti sarà l’opposto rispetto a come si è sempre presentato, in pratica tu hai sempre suonato ogni strumento ed ospitavi altri artisti in voce, ora vuoi invertire le cose, ce lo confermi?

“Si, era una delle miliardi di cose che mi sono venute in mente nella seconda parte del progetto Anti-Anti, che è un po’ il mio alter-ego quando sono al di fuori del Linea 77 e la mia creatività va in ogni dove …cambio idea ogni cinque secondi e quindi potrebbe essere come avete detto voi o potrebbe essere tutta un’altra cosa…ancora non lo so, non ho ancora il tempo per dedicarmici per bene, quando lo farò, si vedrà!”

Avete definito questo album “un ritorno a casa”, cosa ha portato i Linea 77 a tornare alle origini ?

“Probabilmente aver visto tutto il resto. Abbiamo fatto proprio una specie di giro e come in un cerchio dopo vent’anni di musica siamo tornati proprio dove siamo partiti. Alcuni di noi, me compreso, sono diventati padri da poco e anche questo ha contribuito, ci ha cambiati, vediamo la vita in modo diverso. Quando diventi padre succede questa cosa magica e difficile da controllare, cominci a ri-vedere le cose con gli occhi di un bambino, eliminando tutto il superfluo e andando al punto centrale della questione ed è quello che abbiamo voluto fare anche a livello artistico, eliminando tutti i fronzoli di sperimentazione che accrescono il tuo ego artistico ma molto spesso rovinano delle bellissime canzoni. Molto spesso le belle canzoni hanno tre accordi, belle parole ed un bel ritmo, fine. Tutto il resto è sovrapproduzione che obiettivamente serve a ben poco.” 

Avete affermato che i pezzi contenuti in “OH!” sono più intimi, scuri ed ermetici, spiegaci bene perché questo album è diverso anche dai precedenti

I pezzi del nuovo album li abbiamo scritti molto più per noi stessi che per l’ascoltatore, lo abbiamo sempre fatto ma non posso negare che la pressione discografica e del mercato musicale in passato ci è pesata, ne abbiamo sofferto, sentivamo la necessità di dover fare un bel album a tutti i costi, di essere in un certo modo. Adesso, ve lo posso giurare con estrema sincerità, non ce ne frega più un cazzo di nessuno e di niente! (ride) E quindi può anche essere che il prossimo album sia completamente acustico. Può succedere di tutto! Siamo in un momento in cui siamo liberi, ormai i dischi non si vendono, i concerti fanno sempre pochissimo, è andato tutto a puttane (ride) , quindi non c’è più niente da perdere!

La nostra forza per il 90 per cento è l’impatto che abbiamo dal vivo, così ci hanno sempre detto e così sentiamo anche noi quindi abbiamo voluto fare un disco che potessimo portare dal vivo per intero e che risultasse d’impatto anche suonato live. Secondo me questo è il segreto di questo nuovo album.”

Ecco "OH!", il nuovo album dei linea 77

 

Linea 77, le prime date dell'#oh!tour

14/3 Bologna - Laboratorio Crash

www.laboratoriocrash.org

21/3 Rimini - Velvet

www.velvet.it

28/3 Cagliari - Fabrik

www.fabrik.it

04/4 Calenzano (FI) - Cycle

www.cycleclub.it

10/4 Roncade (TV) - New Age

www.newageclub.it

17/4 Ciampino (RM) - Orion

bit.ly/1CnbpMU

18/4 Bari - Demodè

www.demodedisco.it

24/4 Torino - Cap 10100

www.cap10100.it

25/4 Segrate (MI) - Magnolia

bit.ly/1DJwQe9