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In The Grove #8: la grinta delle None Of Above

Martedì, 30 Giugno 2015 13:39

Seconde a salire sul palco di questo ottavo appuntamento con "In The Grove - RLT Unplugged" sono le None Of Above, gruppo interamente al femminile che evade qualsiasi definizione, cercando di proporre qualcosa in precedenza mai ascoltato. Scelgono, per l'appunto, "nessuna delle opzioni precedenti". 

"None Of Above": ossia? Come mai avete scelto questo nome per il vostro gruppo?

Vanessa Lentini (chitarra e voce): «Il nome deriva dal tentativo di cercare di fare qualcosa che sia il più possibile originale. "None Of Above" è una frase idiomatica anglosassone che spesso si trova nei questionari: nelle opzioni devi scegliere tra "a", "b", "c", e alla fine trovi una casella in cui puoi indicare altro non compreso tra le opzioni precedenti. Significa proprio "nessuno dei precedenti". Non ti riconosci in nessuna delle opzioni che ti vengono proposte. Il senso di questa espressione è proprio questo: cercare di fare qualcosa di diverso, sperando di riuscirci. Trasmettere qualcosa di nostro.»

"Alcuni dicono pop rock, altri melodic rock, altri ancora folk": quindi come definireste il vostro genere?

Silvia Ianniello (chitarra e seconda voce): «None Of Above (ride NdR). Il nome porta tanto l'esigenza di cercare di non fare sempre la stessa cosa. Fare una commistione di generi. Non faremo per tutta la vita soltanto pop, neanche soltanto folk o rock. Ma neanche per tutta la giornata (ride di nuovo NdR). Cerchiamo di non essere attaccate alle etichette.»

"Never Been Here": come nasce l'idea di fare questo primo disco autoprodotto?

Silvia Ianniello (chitarra e seconda voce): «L'idea di questo disco nasce prima che arrivassi io. Il progetto NOA è nato con Vanessa e poi mi sono aggiunta io successivamente. La maggior parte dei brani all'interno di quel disco quindi già esistevano e con la mia collaborazione hanno preso una veste vocale e musicale nuova, completamente differente, che è stata poi quella definitiva. L'idea inizia dalla fine: quando siamo arrivate a mettere insieme "Never Been Here" siamo partite dall'ultima traccia del disco, quella omonima. Ci siamo rese conto che, oltre ad essere di una potenza emotiva straordinaria, rappresentava al meglio il concetto di non essere mai stati qui. Noi non ci siamo mai arrivate fino a questo punto, non siamo mai state qui. E vogliamo continuare ad esserci.»

Quali sono gli ascolti delle None Of Above? In questo insieme rientrano anche alcune donne?

Silvia Ianniello (chitarra e seconda voce): «Questa è la chiave per capire il nostro non-genere. Ci sono tante contaminazioni differenti che derivano dalle nostre formazioni musicali. La mia formazione parte dalla musica italiana, pop, non cantautorato, sul melodico. Poi crescendo, mi sono aperta alla musica internazionale, il rock melodico molto armonizzato tipo i Cranberries. A scuola ho cominciato a maturare altri gusti musicali. E poi le folk singers americane come Ani DiFranco e le cantanti italiane con la chitarra come Carmen Consoli o Paola Turci.»

Vanessa Lentini (chitarra e voce): «Le mie influenze sono meno italiane. Mi piace tanta musica di tanti generi diversi. Di solito cito sempre quei quattro o cinque gruppi che rendono meglio l'idea. Posso nominare Sting per il pop e i Police per il rock, loro sono i miei preferiti. Mi piace anche l'elettronica dei Depeche Mode, mi piace Annie Lennox, mi piace il rock grunge degli Alice In Chains. C'è un po' di tutto perché a me la musica piace tutta e ascolto dalla new wave alla world music.»

State lavorando al secondo disco. Potete rivelarci qualcosa al riguardo?

Silvia Ianniello (chitarra e seconda voce): «Possiamo dire che abbiamo quasi finito questo secondo disco, in autunno penso che faremo la presentazione ufficiale. E' un disco completamente autoprodotto, è proprio fatto in casa. Lo abbiamo suonato noi, lo abbiamo registrato noi, lo abbiamo post-prodotto noi. Dal mixaggio al mastering stiamo facendo tutto noi. Un po' per necessità. Non possiamo ambire ai livelli qualitativi delle grandi produzioni ma, siccome è una cosa che vogliamo fare, dobbiamo essere audaci. Ce la stiamo mettendo tutta, cercando di fare un lavoro che sia migliore. Possiamo dire che sarà un lavoro più elettronico rispetto al primo che era molto acustico, molto minimal nei suoni e negli arrangiamenti. Proprio per il discorso che facevamo prima, ci sono contaminazioni folk, pop, elettroniche. Più sperimentazioni.»

Altri progetti in futuro? Date in programma?

Vanessa Lentini (chitarra e voce): «Date non ne stiamo ancora prendendo perché prima vogliamo avere il disco pronto. Siccome non abbiamo ancora tempi certi per la pubblicazione dell'album, non ci vogliamo trovare con le date prese e non poter vendere neanche una copia perché non abbiamo fatto in tempo a finirlo. Diciamo che da ottobre in poi sicuramente, chi ci vuole seguire potrà trovare sulla nostra pagina Facebook tutti gli aggiornamenti relativi alle date in programma.»

 

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