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Musica

Jeff Hanneman : scompare un grande chirarrista

Venerdì, 03 Maggio 2013 16:27

E' stato un comunicato stampa fulminante a scuotere il mondo della musica in queste ore. Jeff Hanneman è morto. C'era solo un modo di dirlo, veloce ed essenziale. Come le sue mani sul manico della chitarra.

Quello che se ne va non è semplicemente un musicista relativamente giovane, a 49 anni per insufficienza epatica, in un momento in cui nella musica internazionale la così detta "vecchia guardia" detta di nuovo le linee guida dei generi che ha creato (vedi i Sabbath o gli Stones, quasi costretti a rimettere in riga la pochezza di molti dei propri successori).

Con Hanneman, chitarrista e fondatore degli Slayer, se ne va un pezzo di Bay Area, se ne va un padre fondatore, se ne va uno de "i mille dell'unità del metal". Se ne va, per usare un cliché, un pezzo di storia della musica.

Mentre tutti i suoi colleghi lo salutano sui social network e si stringono intorno alla famiglia, i fan degli Slayer e più in generale gli amanti della musica metal sono per il momento ancora attoniti, e riescono a fare solo quello che viene più naturale: ripercorrere gli anni migliori, quelli in cui le cose cambiavano davvero nel momento in cui questo cambiamento era desiderato. E' di questo che stiamo parlando, della scomparsa di un uomo che ha contribuito ad un cambiamento violento, "battente", sofferto e che come tutti i cambiamenti importanti ha generato unione e scissione, ma in tutti i casi delle prospettive feconde.

Per questo comunque c'è La Storia, per ricordarci che ci sono state persone che prima di essere nomi blasonati di ricchi operatori del settore erano ragazzini sudaticci, rinchiusi dentro un garage con gli strumenti, circondati da una situazione stagnante che andava in qualche modo modificata. Loro hanno fatto quello che potevano e che dovevano, adesso dovrebbe essere il nostro momento. Se c'è un cambiamento da fare va fatto.

Molto velocemente Wikipedia aggiunge vicino alla data di nascita la data di morte, e cambia tutti i verbi al passato; molto velocemente si fanno parallelismi con altre scomparse celebri, altri musicisti importanti ed ormai, dopo la morte, immortali e nella sfera dei quali Hanneman trova il suo posto da indimenticabile, come autore, come esecutore, come uomo di cambiamento che insieme a pochi altri ha ridimensionato l'importanza della mediazione e del compromesso ed il cambiamento l'ha prodotto davvero e col botto!

Grazie Jeff, R.I.P.