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Musica

In the grove #15: il folk-pop di Alis Pompeo.

Venerdì, 24 Luglio 2015 19:22

Due full album, un EP appena uscito, il suo ultimo singolo in rotazione su MTV e su moltissime FM nazionali, Alis, Annalisa all’anagrafe, crede che sia stata l’esperienza oltreoceano ad averla cambiata, migliorata. Di quella terra in cui sogna di tornare per restare ora canta le lodi, ma non è la brama di successo che scuote la sua anima.

Alis Pompeo, parte del tuo nome seguito dal tuo cognome: raccontaci la scelta.

Ho trovato quello che mi rappresentava: per il nome ho voluto lasciare la A come iniziale e troncare “lisa” a “lis” in modo che potesse avere un respiro internazionale come “alice”, mentre il cognome credo sia fondamentale mantenerlo per un’identità cantautoriale.

Resonance appena uscito, parlacene.

Resonance è uscito a maggio per la 04011 Recors,  è composto da 6 brani scritti da me sia nella musica che nel testo. E’ il frutto del lavoro di un anno, in cui ho cercato  di dargli l’impronta più internazionale possibile, a fronte delle mi esibizioni oltreoceano.

In che misura l’esperienza americana ti ha plasmato?

Tantissimo, sono tornata con un bagaglio culturale ed artistico immenso. Mi ha arricchita notevolmente anche nel personale, suonare davanti ad un pubblico americano è stato illuminante. Il mio ultimo lavoro deriva da queste impressioni.

Credi che lì ci sia più risonanza?

In qualche modo si, ma la vera differenza la fa l’orecchio di chi ti ascolta.

Oggi il folk è un genere di nuovo in ascesa in Italia, è sempre stato nelle tue corde?

Assolutamente si, provengo da  Bob Dylan, Joan Baez, Paul and Mary e dal folk revival americano ma adoro anche la contaminazione, l’elettronica, pur mantenendo radici folk-pop, non mi piace rientrare in una categoria musicale. Così come mi sento cittadina del mondo mi sento molto libera musicalmente.

Mtv, Radio Kiss Kiss, Rolling Stones, date mondiali. Quanto è ancora distante il successo?

Rimango ancora con i piedi per terra, anche perché il successo oggi è un rischio. Il successo è stata una ricerca adolescenziale, oggi pratico una ricerca musicale, nel vestire sempre nuovi panni, ed avere un mio pubblico, non occasionale.

Una risonanza su radio, giornali, canali televisivi nazionali e una partecipazione a un festival “Hand made” come In the grove, perché?

E’ sempre bello tornare alla purezza, alle cose vere. E’ meraviglioso partecipare ad un festival organizzato da giovani per i giovani. Come vostra coetanea ho sentito il dovere di partecipare, poi è arrivato il piacere.

Com’è stato tornare nel bosco?

Immersi nel bosco, con un pubblico giovane, attento, presente, non credo si possa chiedere di più.

28 anni, ti sei data una scadenza temporale per raggiungere degli obiettivi?

No, nessuna scadenza, fortunatamente. Non sono alla ricerca assoluta del successo, parallelamente insegno canto e chitarra, anche nella vita di tutti i giorno faccio ciò che amo, la musica è la mia vita, l’ho resa il mio lavoro.

Progetti? L’EP è premonitore di un nuovo album?

Avrei voluto un album, ma avendo sei brani molto forti, sei singoli, ho deciso fosse giusto che mi rappresentassero tutti. Ho la fortuna di avere un’ottima promozione che mi permetterà di tornare ad esibirmi in America, a New York, il prossimo anno. Di persona non l’ho mai vista, la musica dei grandi me l’ha presentata, fatta conoscere,  la mia musica mi ci porterà.  

 

www.facebook.com/alispompeo