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Musica

Giorgio Moroder a Villa Ada, la recensione di RLT

Sabato, 25 Luglio 2015 05:39

Venerdì 24 luglio appuntamento con la storia della musica disco  senza amarcord. A Villa Ada – Roma incontra il mondo  è sbarcato una leggenda tutta italiana: Giorgio Moroder.

A 75 anni d’età con il carico 3 premi Oscar, 4 Golden Globe e 4 Grammy, Moroder è capace di convogliare migliaia di persone in quello che resterà con tutta probabilità il pubblico più eterogeneo per età e tipologia, di questa edizione della manifestazione capitolina.

Dai ventenni ai sessantenni, nessuna decade sfugge al richiamo di Giorgio Moroder di cui apprezziamo la precisione svizzera. Il trentino di Ortisei  alle 22.31 che segna il mio orologio, fa il suo ingresso trionfale a seguire il Djset di Panoram , in verità alquanto lungo, discutibile, e che non ha fatto breccia negli spettatori di Villa Ada.

Il tempo di salutare ed è subito festa con l’appendice della villa romana che lambisce il laghetto, che in un attimo diventa una enorme discoteca incastonata tra le betulle.

Anche il tempo finalmente più fresco sembra essere dalla parte del produttore, compositore e dj. Muoversi, ballare o dimenarsi come faranno in moltissimi è più semplice con una temperatura finalmente gradevole.

Il trentennale silenzio che lo aveva avvolto s’era infranto grazie ai Daft Punk che l’avevano celebrato  nell’album Random Access Memories con il brano “Giorgio By Moroder” del 2013, preludio per il ritorno col singolo “74 is the new 24” targato  novembre 2014 ( di entrambi ascolteremo le note).  

Alle spalle di Moroder una bella fetta dell’atmosfera la creano le immagini proiettate. Quella con cui si apre la serata è un omaggio ad un altro mito, recentemente scomparso purtroppo, del quale Moroder ha firmato tanti successi: Donna Summer.

Della cantante di Boston ascolteremo prima “On the Radio”, poi  “Bad Girls”,“Last Dance” e ovviamente "I feel love". Ad accompagnare i brani più celebri, su tutte le colonne sonore che gli sono valsi tanti premi, (“La storia infinita”, Take my  breath  away di  “Top Gun”, “Fuga di Mezzanotte” e  “Scarface” per citarne solo alcune), sono le immagini stesse dei film .

Giorgio, gran cerimoniere di questa liturgia laica, gioca, si diverte e ricambia con un pollice in su il travestimento di un fan che con parrucca e baffo, rilancia il moroder anni 70 di "From here to eternity".   

Tutti i brani sono stati remixati e nell’ ora e venti minuti del set, compariranno anche diversi estratti dell’ultimo album, “Deja Vu”, fresco di pacca, nel quale si è avvalso di numerose blasonate collaborazioni. Le più azzeccate ci sono apparse quelle con le voci femminili, da Kylie Minogue a Sia, passando per Britney Spears. Una virata pop che pesca nel mainstream musicale dei nostri giorni mantenendo una freschezza gradevole e calibrata sull’estate che stiamo vivendo e che ne ha accolto l’uscita.

Prenderà il microfono solo in un paio di occasioni. Per introdurre il remix di “Notti magiche” con il quale auspica sia di buon auspicio per la volata Olimpica di Roma e per introdurre “Call Me” da American Gigolò: “Prima che mi buttino fuori lo facciamo un pezzo buono?”

Il congedo è dietro l’angolo ed arriva con l’annuncio di un possibile ritorno il prossimo anno … “ Se mi vorrete”, aggiunge il Commendatore Moroder! Il tour continua e dopo Roma e Milano sarà la volta di Cile e Filippine.

 Articolo e foto a cura di Alessandro Giglio