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Musica

I Migliori Album del 2017

Lunedì, 01 Gennaio 2018 19:09

La redazione musicale di Radio Libera Tutti ha selezionato i migliori album usciti nel 2017

LAURA MARLING - SEMPER FEMINA

More Alarmin Records - Kobalt Music Group | Folk

Pubblicare il sesto album studio a soli ventisette anni non è certo un' impresa da tutti. Se poi la qualità del prodotto è eccellente, come nel caso di Semper Femina dell'inglese Laura Marling, la questione diventa ancora più sorprendente. L'artista ha così commentato la genesi del suo fortunato progetto: «Ho cominciato a scriverlo come se un uomo stesse scrivendo a una donna. Poi ho pensato che non ci fosse bisogno di fingere. Non avevo bisogno di immaginarmi uomo per giustificare l’intimità con cui stavo osservando e riflettendo sulle donne». Laura Marling sviscera le fragilità femminili senza utilizzare toni magniloquenti e manierismi, ma con una grazia, un'empatia ed una misuratezza fuori dal comune. Un gioiello di rara e discreta bellezza.

Tracce consigliate: Soothing, The Valley, Nouel


MOUNT EERIE - A CROW LOOKED AT ME

P. W. Elverum & Sun | songwriter

Che da grandi dolori nascano opere molto ispirate è cosa certa in tutte le arti e non fa di certo eccezione la musica. Lodevole esempio è quello che ci regala Phil Elverum, in arte Mount Eerie, che versa tutto il dolore per la perdita della moglie e madre di suo figlio (scomparsa per un cancro) nel suo 9° album studio, A Crow Looked at Me. Canzoni tecnicamente perfette che lasciano addosso un senso assordante di vuoto e sentimenti apparentemente nulli o asettici, come in piena negazione da shock post-traumatico. Un vuoto in realtà denso di tutto. Tristemente incantevole.

Tracce consigliate: Real Death, Ravens, When I Take Out The Garbage At Night


SAMPHA - PROCESS

Young Turks | electro-soul

Process è un regalo dai piani alti, uno di quei vinili da must have che bisogna incorniciare e perfino adorare e no, non si esagera, perché ad oggi, le opere d'arte, sono rare. Process è esattamente un’opera d’arte, nella forma di un viaggio profondamente intimo nell'anima di Sampha e che si sviluppa attraverso linguaggi sonori ricercatissimi, in cui i tradizionali canoni dell’ hip hop - soul- pop si intersecano e diventano fluttuanti fino a scomparire e dare vita a un sound e una comunicazione incredibilmente vera. Process non è un disco che sembra nato per poter scalare le classifiche, ma finalmente, eleverà Sampha nell’olimpo dei "big".

Tracce consigliate: (No One Knows Me) Like The Piano, Plastic 100°C


THE XX - I SEE YOU

Young Turks | alt-pop

Non è facile arrivare al terzo album mantenendo la propria identità aumentando l'audience. The XX in questo sono maestri: abbandonare il totale minimalismo dimesso per un giardino rigoglioso, "Dangerous". "On hold" renderà tutti gli altri giorni venerdì. In "A violent noise" si ritroveranno gli amanti di coexist. Un lavoro completo e maturo, anche per i non addicted al genere.

Tracce consigliate: Dangerous, Season Run, A Violent Noise


SLOWDIVE – SLOWDIVE

Dead Ocean Records | Shoegaze

Ritorno sontuoso per la band di Reading. A ventidue anni di distanza da ‘Pygmalion’, gli Slowdive onorano l’inevitabile appuntamento con la reunion confezionando un album impeccabile, etereo e, manco a dirlo, fatalmente nostalgico. Non aggiunge molto a quanto già deliziosamente detto dalla band negli anni ’90, se non una produzione meno low-fi e più levigata e tracce delle esperienze pregresse e post-Slowdive dei singoli membri (Mojave 3 in particolare, come in ‘Sugar For The Pill’). Altrove, si espandono le tentazioni post-rock e si fa l’occhiolino a band amiche-rivali dello stesso periodo (come i Ride in ‘Star Roving’, peraltro anch’essi attesi al varco della reunion). Ciò detto, quest’album omonimo va preso per quello che è: un punto fermo, un regalo ai fan e un viatico per l’attività live.

Tracce consigliate: Slomo, Everyone Knows, Falling Ashes


BENJAMIN CLEMENTINE - I TELL A FLY

Virgin, EMI | progressive pop

In effetti Benjamin Clementine è un artista in volo. Un volo completamente libero, che lo porta oltre il pop, oltre la canzone d'autore, oltre il folk e il rock. "I Tell A Fly" più che un disco è una pièce teatrale, un modo di rendere la musica quasi scenografica. Il musicista londinese torna a due anni di distanza dall'esordio con un lavoro complesso e curatissimo che passa dall'opera rock alla musica classica, dal soul al barocco, un lavoro che non pecca di mancanza di coraggio, imponente e visionario, in cui però vengono toccati temi brutalmente reali con una fantasia musicale assoluta. Il tutto decorato dal timbro inconfondibile del signor Clementine, dalla sua attitudine canora quasi da crooner più che da cantautore.

Benjamin Clementine è in continua ascesa. Azzarda e colpisce. Vola molto in alto. Una delle vere novità musicali degli ultimi anni.

Tracce consigliate: Jupiter, Phantom Of Aleppoville


KAITLYN AURELIA SMITH – THE KID

Western Vinyl | elettronica, minimal

Rinascere a nuova vita. O almeno, questa sarebbe l’intenzione. Ogni fase di passaggio funziona un po’ così, e la fine dell’anno non fa certo eccezione, anzi. Ma qui si va ben oltre i buoni propositi. ‘The Kid’ è una sorta di concept-album sui quattro stadi del ciclo della vita, un’occasione in più per Kaitlyn Aurelia Smith di mettere in mostra il suo egregio dominio dei sintetizzatori vintage, in particolar modo del Buchla, reso celebre dalle sperimentazioni di Suzanne Ciani. L’intrico di cavi e valvole quale pietra filosofale per un ribollire di vita, un brulicare di suoni, glitch, vibrazioni, frequenze, simili a tentacoli, arbusti e piccoli animali frenetici, che non cessano di disfare e ricreare. Ma in uno strambo mondo tra il biologico e il sintetico, quasi le creazioni della Smith fossero i mimoidi e i simmetriadi di Solaris, che nascono e poi implodono. Un mix etereo e riuscito di new age, elettronica minimale ed etnica, con i suoi misurati momenti pop, che non fa che aumentare il fascino verso questa virtuosa del synth venuta un po’ dal nulla.

Tracce consigliate: An Intention; I Will Make Room For You


KELELA – TAKE ME APART

Warp | Electro – R&B

Un r&b raffinato ed impreziosito da venature elettroniche: banalizzando la ricchezza di contaminazioni presenti in questo brillante lavoro, il genere che Kelela ci presenta nel suo primo disco ufficiale potrebbe essere così descritto. Questa ricercatezza musicale accompagna il tema portante dell’album, apparentemente scontato, della nascita e della sofferta fine di una relazione. Un argomento decisamente già sentito ed approfondito che tuttavia la musicista sviscera con acuta sensibilità e con la lucidità tipica di chi ha, finalmente, processato il lutto di un amore finito.

Tracce consigliate: Jupiter, Enough, Turn to dust


KENDRICK LAMAR – DAMN.

Top Dawg Entertainment, Aftermath Entertainment, Interscope Records | Rap

Facciamola breve: Kendrick Lamar è il Re Mida della musica internazionale di oggi. Tutto quello che tocca diventa oro. Nel 2015 To Pimp A Butterfly era stato universalmente riconosciuto come il disco dell’anno. Poteva forse non riuscire nell’impresa anche nel 2017? DAMN. si basa molto sui contrasti, basta scorrere la tracklist e leggere i titoli per accorgersene. Il cuore del disco è infatti composto da PRIDE. e HUMBLE., che riflettono uno dei temi centrali: il rapporto conflittuale tra superbia e umiltà. Ma c’è molto altro nel Lamar del 2017. C’è tanta religione, basti pensare a YAH. (contrazione di Yahweh) e c’è tanta critica allo stile di vita sbandierato da altri rapper e non mancano le frecciate, nemmeno troppo velate, a gente come Drake.
Kendrick Lamar è il numero uno indiscusso e lo ribadisce a grandi lettere.

Tracce consigliate: PRIDE., HUMBLE., ELEMENT.


THE WAR ON DRUGS – A DEEPER UNDERSTANDING

Atlantic | Neopsichedelia, Heartland Rock

Prendete la musica di Tom Petty, Bruce Springsteen, Bob Dylan e più in generale l’ultimo mezzo secolo di grande rock americano e sparatelo nello spazio. Poi lasciatelo lassù a contemplare il mondo e le sue paure, le sue insicurezze e le sue speranze. Avrete ottenuto A Deeper Understanding, il disco che ha consolidato i The War On Drugs come uno dei gruppi migliori del panorama rock mondiale. Vi sfidiamo a trovare una band che abbia così tante influenze facilmente riconoscibili e allo stesso tempo suoni così originale. Dopo il successo di Lost In The Dream del 2014, era difficile riconfermarsi. L’attesa stavolta era tanta, visto anche l’approdo in una grande etichetta come l’Atlantic, ma Adam Granduciel e compagni non hanno deluso, riprendendo le sonorità del disco precedente, ma dilatandole ulteriormente (gli 11 minuti di Thinking Of A Place ne sono un esempio magistrale). A metà tra sogno e spazio, non dovrete far altro che schiacciare play e lasciarvi guidare.

Tracce consigliate: Pain, Thinking Of A Place