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Musica

Blank Pages: il release party d'esordio di The Castaway, un artista profondo

Venerdì, 03 Febbraio 2017 16:23

Blank pages, fogli in bianco: del resto era per questo che Giovedì 2 Febbraio c’era quella folla al Whishlist, San Lorenzo, Roma.

 

Blank pages, pagine vuote, è il primo singolo da incastonare nella appena nata libreria di The Castaway, al secolo Luca Frugoni. E sono blank anche le pages su cui mi trovo a scrivere io che, in veste di cimice per Radio Libera Tutti, ho avuto il piacere di seguire questo release party ricchissimo, pieno di contenuti, di ospiti, di sorprese.

Qui il podcast e l'intervista a The Castaway, ospite del RLT Live per parlarci del suo primo singolo "Blank Pages"

E sono così blank le mie pages perché non è affatto facile fare il report, la recensione – o in qualsiasi altro modo vogliate chiamarlo- di un release party: in genere un concerto ha alle spalle un disco, un EP; insomma è più facile scrivere quando qualcun altro ha scritto prima di te.
E allora così, in parallelo, immaginate Luca, qualche tempo fa ormai, nel bel mezzo di un blocco creativo. Uno di quei momenti nella vita di un artista in cui dalla chitarra, dalla gola, escono solo melodie che non ti convincono, armonie che ti irritano, parole che ti urtano – quando riesci a cavar fuori qualcosa!-. È un frangente emotivamente distruttivo, che ti corrode l’anima.
“An artist writes about passions, stories of sorrows and loves”, scrive The Castaway nel ritornello di questa sua prima “Blank pages”, e Luca – senz’ombra di dubbio già un artista- sblocca il suo blocco creativo parlando del blocco creativo, supera la difficoltà nella composizione confidandosi con noi, il suo pubblico. “ And now the paper is white, it means that I have more questions than answer”, intima, suggestiva confessione delle ultime parole di questo primo singolo.

 

And then I find other castaways like me, who have made me see the see as I had ever seen ( cfr. Sing and Swim, singolo in uscita 2017) ”. E ce ne sono in tanti di quei castaways allo Whishlist, sono quasi al completo, quei naufraghi che hanno fatto vedere a Luca il suo mare in un modo che non aveva mai sperimentato. Ci sono Valerio Migné alla batteria e Giovanni Joe Ludovisi al contrabbasso – i due parte del progetto The Castaway- ; c’è l’amico Tiziano Russo ( Lo Spinoso) alle poliedriche chitarre; c’è il nostro ( The River su RLT, nonché Fish Taco ) Umberto Andreacchio al basso, ci sono Valentina Polinori e Flavia Pasqui – a.k.a. Le Cose piccole- ai cori. E poi c’è Marcello Pau, che non suona ma parla con tutti, e dice “ lo sapete perché state qua? È tutto merito mio”.

Salvo qualche contrattempo tecnico, essenzialmente derivante dai numerosissimi cambio palco, la scaletta è così ben strutturata che l’attesa tra un brano e un altro non disturba: magica “Home”, un altro dei singoli in uscita nel prossimo futuro, con l’ospite e l’amico DAP – in stampelle, eroe!-, conosciuto sul palco del nostro contest estivo RLT Unplugged-In The Grove 2016, a tracciare le armonie.
Luca quando sussurra richiama il silenzio del pubblico - che bello sentire gli shhh di più di qualcuno- e invece quando urla ruggisce, sempre sulla nota giusta, come nella sua splendida cover di “Too much love will kill you”. E quando la voce di The Castaway mescola il graffiato e la voce piena in un modo così originale, unico, in molti si girano e si guardano con una faccia come a dire “ ammazza oh”.

A rendere la serata ancora più speciale l’ospite a sorpresa, Marco Zitelli in arte Wrongonyou, che accompagna Luca in un brano e poi ci delizia con la sua “Rodeo”. Sul palco insieme a The Castaway altri amici, altri naufraghi: Rosso Petrolio e Mesa in apertura, Viva Lion, Johnny dal Basso, Luca Carocci. Un tripudio di talento indie-folk-rock della scena metropolitana romana.

Chiudo con un grande grazie a Luca, The Castaway, che scegliendomi per seguirlo in questo live e nell’intervista che trovate in calce, fatta nei nostri studi, mi ha fatto vivere un’esperienza profonda, dentro le profondità della sua musica. ( chissà se questo mio ringraziamento vale come il suo sul palco!).

Cambio idea: preferisco chiudere con le parole di Ilaria Manzetti, una delle due Responsabili della nostra Redazione musicale. “Ripenso a ieri sera al Wishlist, abbiamo visto su quel palco il frutto di tante collaborazioni nate grazie anche al nostro contest ( cfr. RLT Unplugged-In The Grove), che ha permesso a realtà e artisti di conoscersi e lavorare insieme (dalle collaborazioni artistiche a quelle tecniche con Kate, Impronte records,Voodoo Guitars, Effettidiclara)”. Quant’è bella Radio Libera Tutti quando crea contesti, , favorisce incontri, genera musica. Quant’è brava Radio Libera Tutti a scegliere con chi creare contesti, tra chi favorire incontri, e con chi generare musica. Certo è che risulta più facile collaborare con artisti del calibro di The Castaway. 

Di Terenzio Ciancarelli. 

 

Qui il podcast e l'intervista a The Castaway, ospite del RLT Live per parlarci del suo primo singolo "Blank Pages"
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