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Musica

I migliori dischi italiani del 2017

Giovedì, 21 Dicembre 2017 00:25

Anche il 2017 è stato un anno carico di musica.

Dal cantautorato di Brunori SAS al rap di Bassi Maestro, dal rock dei Fast Animals And Slow Kids ai grandi ritorni come Cesare Cremonini, noi di Radio Libera Tutti abbiamo cercato di fare ordine e abbiamo selezionato per voi quelli che sono, secondo la nostra opinione, i migliori dieci dischi made in Italy pubblicati durante il corso dell'anno.

Buona lettura e, soprattutto, buon ascolto.

BRUNORI SAS - A CASA TUTTO BENE

Picicca Dischi | cantautorato

Dario Brunori è diventato grande. Non solo perché dalle Alpi a Lampedusa ogni persona con un piede sulla terra italica conosce almeno una canzone di A Casa Tutto Bene, ma perché adesso si nasconde molto meno. In realtà non le ha mai mandate a dire, ma nei primi tre dischi si è sempre mascherato dietro un velo di ironia. Qui invece la verità ce la dice fin dall’inizio: “la verità è che ti fa paura l’idea di scomparire, l’idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire”. Un’apertura che è un manifesto, di ciò che è il disco e di ciò che è l’Italia dei giovani 30enni di oggi. Una serie di canzoni contro la paura che dipingono un ritratto fedelissimo, doloroso e allo stesso tempo speranzoso, di una generazione e anche più. Perché per quanto liquida sia la nostra vita, per quanto l’amore sia un colpo di pistola e per quanto faccia paura l’uomo nero, Brunori infilerà il costume da torero e “non sarà mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di com’è”.

Tracce consigliate: La verità, L’uomo nero


FABRI FIBRA - FENOMENO

Universal | rap

"Fenomeno" segna il ritorno del rapper di Senigallia. Meno volgare e forse proprio per questo più pungente, Fabri Fibra getta uno sguardo introspettivo dentro di sé e fuori di sé, il rapporto con una società inghiottita dal social, quello con il mondo accidentato della musica e quello con i propri fantasmi interiori. Dissacrante, ironico, incisivo. Fibra questa volta risulta più curato e attento a parole e suoni, le basi più elaborate con l'aiuto di una squadra di produttori d'eccezione tra cui Bassi Maestro e Deleterio e con i featuring con Thegiornalisti e il rapper Laïoung. E un reading di Roberto Saviano. Una lieta sorpresa, un nuovo Fabri Fibra. Se prima non vi piaceva, questa volta forse vi piacerà.

Tracce consigliate: Dipinto di blu, Nessun aiuto


CAPAREZZA - PRISONER 709

Universal | rap, rock

Caparezza spezza le sbarre della sua cella, evade da una prigione mentale con la forza del rock, un rock che incontra, se non addirittura avvolge il suo inconfondibile stile, le sue rime personalissime, sempre ironiche e pungenti. Questa volta il rapper di Molfetta sembra virare verso atmosfere più cupe e sonorità più pesanti rispetto al passato, rompe alcuni argini e crea un particolare connubio tra due mondi musicali molto distanti tra di loro. Sedici tracce, sedici capitoli in cui il protagonista della storia affronta varie situazioni, dall'azione che lo porta dentro le mura della prigione, alla fuga miracolosa. Il tutto, decorato da collaborazioni con nomi illustri come John De Leo e Max Gazzè e un autentico esercito di musicisti. Potente. Una cruda espressione di libertà musicale.
Visionario, ma al tempo stesso fin troppo reale.

Tracce consigliate: Una chiave, La caduta di Atlante


FAST ANIMALS AND SLOW KIDS - FORSE NON E' LA FELICITA'

Woodworm | rock

E invece, cari Aimone e soci, questa è proprio la felicità: assistere alla crescita musicale e non di un gruppo, una crescita che ha portato i Fast Animals And Slow Kids ad esplorare nuovi territori musicali, cercare i propri limiti e superarli. A tre anni di distanza da quel fortunato "Alaska", la band perugina torna con un nuovo album, più maturo e personale. Pezzi di vita, sentimenti ed emozioni vissute raccontate con il rock esplosivo dei Fast Animals And Slow Kids. Un disco curato nei minimi dettagli che contiene l'energia e la rabbia del gruppo, un'energia ed una rabbia che diventano più controllate ma non meno feroci.

"Ciao, siamo i Fast Animals And Slow Kids e veniamo da Perugia". Bentornati.

Tracce consigliate: Il mare davanti, 11 giugno


CESARE CREMONINI - POSSIBILI SCENARI

Universal | pop

Cesare Cremonini è uno di quegli artisti in continua crescita musicale, da cui non sai mai cosa aspettarti esattamente. Sempre mutevole, sempre alla ricerca di sonorità e linguaggi nuovi. Curato a livelli maniacali, "Possibili scenari" è la conferma di un artista che è diventato definitivamente adulto. Un disco ricco e pieno, in cui non manca niente: c'è il rock, ci sono i rimandi all'indie, ci sono le ballate, le psichedelie, persino un pizzico di dance anni settanta. Nella giusta misura, mantenendo il giusto equilibrio tra le varie parti. Un lavoro che parla di vita, con i suoi dolori e i suoi piaceri, le sue discese e le sue salite, le sue continue giravolte e i possibili scenari a cui andiamo incontro giorno dopo giorno.

Poesia pura.

Tracce consigliate: Un uomo nuovo, La macchina del tempo


GIORGIO POI - FA NIENTE

Bomba Dischi, Universal | Indie, cantautorato

Opera prima per l'ex Vadoinmessico. Giorgio Poi attinge dalla tradizione della canzone d'autore italiana e da un pop psichedelico e riprende un po' il lavoro lasciato in sospeso con il suo vecchio gruppo. Un artista che potrebbe regalarci grandi cose, che con questo primo lavoro getta le basi per qualcosa di solido. Un disco interessante con una profonda vena malinconica, una personalità promettente. C'è tempo per perfezionare il tiro, per scavare di più all'interno di se stesso.

Tracce consigliate: Tubature, Acqua minerale


UMBERTO MARIA GIARDINI - FUTURO PROXIMO

La Tempesta | cantautorato, rock

Introspettivo, a tratti malinconico, a tratti rabbioso. Umberto Maria Giardini in "Futuro Proximo" guarda all'interno di se stesso, un se stesso in rapporto alla società turbolenta di oggi, ad una realtà amara che lo circonda. Il cantautorato di Giardini si tinge di nuove sfumature, passando da strutture più standard a momenti sperimentali, un pop rock avvolto in psichedelie che sfocia quasi nel progressive. Coraggioso e fuori dal comune, il cantautore marchigiano ci offre la sua visione di un futuro che è dietro l'angolo attraverso un insieme di sonorità messe insieme con cura e talento e una necessità di dover comunicare.

Creativo, dinamico, schietto.

Tracce consigliate: Alba boreale, Dimenticare il tempo


CARL BRAVE X FRANCO 126 - POLAROID

 Bomba Dischi, Universal | rap

"A fine 2017 me ne andai da quella Roma dei nasoni (chiusi), delle polaroid scattate a Fontana di Trevi, delle serate a via Libetta. Quella Roma dei tombini tatuati SPQR, delle Enjoy, dei toast con l’avocado, degli apertivi a Monti, a Ponte Milvio o al Momart." Se Remo Remotti fosse andato oggi via da Roma avrebbe probabilmente usato queste parole per scrivere la famosa Mamma Roma Addio, le stesse parole con cui Carl Brave e Franco 126 hanno saputo descrivere, in maniera ricca ma anche istrionica, la loro città, Roma appunto. Polaroid è un bell’album, figlio del tempo ma soprattutto di una città; un album da portarsi dietro durante i lunghi viaggi, da sfogliare – pardon, ascoltare – quando sorpresi da nostalgia ci troviamo a rimpiangere quella Roma piena di difetti ma che in fondo rimane sempre la nostra Mamma.

Tracce consigliate: Lucky Strike, Pellaria


NIñOS DU BRASIL – VIDA ETERNA

La Tempesta Dischi | electro-batucada

O Mar Doce. Il fiume madre, vita e morte di un continente, inesauribile contenitore di sogni e di incubi. E ispiratore di un viaggio stravagante e allucinato che, dalle sorgenti alla foce, può arrivare a toccare, perché no, anche Vittorio Veneto. Ecco che il duo Nico Vascellari e Nicolò Fortuni, aka Niños du Brasil, sfoggia i dentini affilati a testa in giù e sfodera un album in grado di competere ed anche surclassare tanti colleghi stranieri blasonati. Un viaggio vampirico al termine della notte, pauroso ed eccitante, ad occhi aperti nell’oscurità cieca del fiume, in balia di ritmi, suoni e rumori invisibili. Coi più assurdi detriti che vengon fuori dalla melma: congas, jambè, maracas, fischietti, ma anche bombole del gas, boiler, lamiere. Dalla balzana idea di mischiare electro e batucada viene fuori il disco italiano dell’anno, El Dorado cannibale e inclassificabile dal cui fascino sarà arduo liberarsi per anni, se non al prezzo di una danza sinistra e infinita.

Tracce consigliate: No Meio Da Noite, Algo ou Alguém Entre as árvores


BASSI MAESTRO - MIA MAESTÀ

Com Era Records | rap

Grande ritorno anche per Bassi Maestro. Il rapper milanese si conferma come uno dei giganti della scena rap italiana. Un lavoro intimo, ricco, curato nel minimo dettaglio, che si avvale del tocco di altre figure del panorama come Fabri Fibra, Gemitaiz, Vegas Jones e tanti altri. Sincero, senza tanti peli sulla lingua, teso tra rap vecchia scuola e sonorità del tutto contemporanee, tra tradizione e freschezza. Un lungo ma convincente lavoro con degli skits che spezzano il ritmo ogni tanto, piacevole, schietto. Coraggioso. Un artista che ancora ha molto da dire.

Tracce consigliate: Non muovono il collo, Solo un altro inverno

Di Francesca Marini.