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Musica

Due pianisti a confronto: Gianmarco Filippini e Alessandro Menichelli

Giovedì, 30 Ottobre 2014 13:43

Clinker ha dedicato l'intera puntata di mercoledì 29 ottobre al pianoforte intervistando due giovani pianisti, Gianmarco Filippini e Alessandro Menichelli.

Dallo storico piano trio di Bill Evans alle sonorità più moderne di Chick Corea, dall'italianissimo Sergio Cammariere all'energia delle donne come Hiromi Uehara: gli artisti della scena del jazz che hanno espresso ed esprimono tutt'ora le potenzialità di questo magico strumento sono tanti. E questi due ragazzi non sono da meno rispetto a questi grandi nomi.

 
 
 
 
«Ho deciso di intraprendere una carriera più jazzistica a dodici anni perché fui influenzato da Sergio Cammariere. Lo vidi per la prima volta a Sanremo e pensai "questo signore con i baffi fa qualcosa di completamente diverso rispetto agli altri" (ride NdR). Mi ero innamorato. Io gli scrivevo le mail, ci tenevo ad aggiornarlo sui miei progressi e lui mi rispondeva e mi dava anche dei consigli. A diciott'anni, quando ho visto un suo concerto per la prima volta, ho pianto. Alla fine del concerto ci ha fatto entrare in camerino, gli ho chiesto se mi poteva fare un autografo e mi ha chiesto "a chi dobbiamo farlo l'autografo?" e io gli ho risposto "mi chiamo Gianmarco". Lui mi ha guardato e ha detto "sei quel Gianmarco, il pianista di Potenza?". Da lì è nata una bella amicizia con il tempo e ci sentiamo tutt'oggi. Poi altri pianisti come Claudio Filippini che è stato mio insegnante all'Umbria Jazz 2008» ha risposto Gianmarco alla domanda riguardo ai musicisti che lo hanno ispirato allo studio del pianoforte. 
 
Per Alessandro le cose sono andate diversamente: «Sono stato spinto a studiare il pianoforte dal pianoforte stesso. A undici anni ho comprato un disco di Bach e da lì ho iniziato a studiare solo musica classica. L'incontro con il jazz c'è stato verso i diciassette, diciotto anni con due signori che sono appunto Bill Evans e Thelonious Monk. Da lì ho scoperto un nuovo modo di esprimersi.»
 
«Ultimamente abbiamo registrato un disco con il Pablo Corradini Quintet che verrà presentato il sette novembre. Il disco si chiama Betango, un progetto tra tango e jazz, tutto originale.»
«Sta per uscire Post-It, il nuovo disco del Green Trio in cui abbiamo coinvolto grandi nomi come quello del sassofonista Max Ionata e artisti molto giovani come il trombettista Daniele Raimondi, un altro sassofonista che è Manuel Trabucco e Matteo Di Battista, un chitarrista che si è prestato ai nostri brani un po' funky, un po' swing e un po' bossanova. Fra due settimane avremo le copie fisiche. Da venerdì 31 invece uscirà su Itunes e su Spotify
 
Questi sono invece i loro progetti in cantiere, rispettivamente di Alessandro e di Gianmarco, giovani fiori all'occhiello del piano jazz in Italia. Per scoprire cos'altro è successo durante questa simpatica e dinamica puntata, cos'altro hanno raccontato i due pianisti e se volete essere cullati dalle dolci note di un pianoforte, basta riascoltare il podcast. 
 
 
Scaletta della puntata:
  1. Chick Corea - Spain 
  2. Bill Evans - On a Clear Day (You Can See Forever)
  3. Jamie Cullum - I Get a Kick Out of You
  4. Sergio Cammariere - Nord
  5. Alessandro Menichelli - Chopin Mazurka op.17 n.4
  6. Alessandro Menichelli Trio - Edward Scissorhands
  7. Brad Mehldau Trio - Where Do You Start
  8. Gianmarco Filippini Green Trio - Equinox
  9. Michel Petrucciani - Satin Doll
  10. Hiromi Uehara - I've Got Rhythm
  11. Paolo Jannacci - Allegra
 
Per maggiori info sui due artisti:
- Alessandro Menichellihttps://soundcloud.com/a-m-trio