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Musica

Lo Stato Sociale canta "l'Italia peggiore": la recensione del secondo album del gruppo bolognese

Mercoledì, 05 Novembre 2014 14:55

La recensione e tutte le date del tour de "L'Italia Peggiore", il secondo album del gruppo bolognese Lo Stato Sociale (pubblicato da Garrincha Dischi).

La radio..la radio..la radio.. .. mi ha sempre affascinato, ho sempre cercato di immaginare i volti delle persone che ascoltavo, provavo ad immaginare cosa si dicessero a microfoni spenti e come si vivesse l’ambiente di una radio, una radio libera però.

Questa fortuna ora ce l’ho ed è ancora meglio di come immaginavo. Forse.

 

Penso a quante altre radio “libere” esistano e a quanti sia passato per la testa di mettere su un gruppo musicale, perché si sa che in radio c’è sempre qualcuno che sa suonare uno strumento. Una fantasia uscita fuori una sera sul tardi o una mattina sul presto, quelle cose che pensi non prendano mai una via concreta, tangibile. A Bologna vivono  cinque ragazzi che hanno voluto credere nel loro beautiful dream, hanno voluto realizzarlo e proprio all’inizio di questa bizzarra estate hanno pubblicato il loro secondo album, "L’Italia Peggiore".

Signore e signori Lo Stato Sociale con questo disco ha completamente colto nel segno.

Si parla di politica, si parla di scuola, si parla di educazione, si parla di precarietà lavorativa ma anche sentimentale, si parla dell'Italia e si affrontano questioni importanti, quei problemi che ci affliggono  e che a volte vorremmo evitare. Ascolti il primo pezzo e già sai a cosa stai andando incontro: un piacevole racconto dolce amaro del presente che viviamo.  Ti ritrovi ad alzare il volume e capire meglio cosa dicono, cosa raccontano, a trovarti d’accordo, a confrontarti, a ricordare episodi dannatamente simili e poi capita persino di sentirti protagonista del racconto, di sorridere, e a fine canzone ti ritrovi anche con un po' di malinconia. Si parla di presente ma non si tralascia il passato.

Lo Stato Sociale il passato lo ha voluto omaggiare con la canzone di chiusura “Linea 30”. Un testo tutto dedicato alla strage della stazione di Bologna e  senti che quella città appartiene a loro, ti spiegano una storia accaduta realmente, capisci che quel racconto lo conoscono bene magari perché sentito e risentito dalla gente che lo ha vissuto in maniera diretta. Lo fanno attraverso il viaggio giornaliero che percorreva il bus linea 30. E che tutt’ora percorre.Un disco diretto, che non tralascia nulla di questi ultimi tempi, non tralascia persino i selfie, e lo fa con la collaborazione straordinaria di Caterina Guzzanti che si presta a fare la ragazza che  si scatta una foto mentre fa qualsiasi cosa in una vita di ruotine, una vita normale ma che maledettamente tutti nel nostro profondo abbiamo bisogno di promuovere, di vendere.

L’album, subito dopo l’uscita, viene lanciato da il secondo singolo “Questo è un gran paese”, il pezzo sa di estate, è tutto  vero e straordinariamente  tragicomico, succede tutto da noi! Le cose più bizzarre, il paese delle contraddizioni ma “questo è un Gran Paese” dove si mangia benissimo e c’è sempre il sole. Una chicca la partecipazione di Max Colini degli Offlaga Disco Pax (fuori campo) e del Piotta per il ritornello che incalza ancora di più il groove da  pop sintetico.

Alcuni brani ancora devono crescere ma alt, fermiamoci gente, le carte per sperimentare ci sono tutte,  e loro sono fin troppo giovani professionalmente. Attendiamo fiduciosi il Capolavoro! Mentre nel contempo coniamo nuovi proverbi e facciamo diventare slogan i loro testi musicali.

L’Italia Peggiore è il disco che non ti aspetti e forse non se l’aspettavano neanche loro tutto questo successo.  Inconsapevoli, avevano pensato di divertirsi a fare qualche concertino in giro nelle periferie limitrofe bolognesi. O forse L’Italia Peggiore è un disco furbo, dove in realtà non c’è nulla di originale, di innovativo ma tutto ti si appiccica addosso, ti resta in testa. In entrambi i casi gli applausi partono spontanei e si elevano nelle decine e decine di piazze che quest’estate li hanno visti protagonisti, un tour che ha toccato un po tutta la nazione e che dal 30 ottobre è ripartito, perché ha coinvolto, perché ai loro live ti diverti e respiri un’aria di festa ma soprattutto di consapevolezza.  

Insomma un album assolutamente da comprare e da tenere e da far ascoltare alle generazioni future per ricordarci di come eravamo nel 2014 dove” l'avresti mai detto per luogo comune che avresti vissuto nella stessa sbilenca mezza stagione che ti ha portato in coda con altre persone a firmare un assegno di disoccupazione in mezzo al trionfo di un grande paese industriale”.

L'ITALIA PEGGIORE: IL TOUR

NOV 05 MERCOLEDI Gran Teatro Geox Padova (PD)

NOV 06 GIOVEDI Alcatraz Milano (MI)

NOV 08 SABATO Urban live music club Perugia (PG)

NOV 14 VENERDI Locomotiv Club Rec Bologna (BO)

NOV 15 SABATO Locomotiv Club Rec Bologna (BO)

NOV 16 DOMENICA Locomotiv Club Rec Bologna (BO)

NOV 22 SABATO Hiroshima Mon Amour Torino (TO)

NOV 28 VENERDI Atlantico Live Roma (RM)

NOV 29 SABATO Dopolavoro Brindisi (BR)