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Intimidazione a Monachesi : la nostra solidarietà al sindaco

Giovedì, 13 Giugno 2013 17:49

Brutta sorpresa per il sindaco di CastelGandolfo, Milvia Monachesi, che nella serata di ieri è stata prelevata dai Carabinieri durante una riunione per informarla di una lettera minatoria a suo carico ritrovata da un cittadino. Ovviamente la solidarietà di cittadini, istituzioni ed associazioni è stata corale.

Da quanto si apprende da fonti certe, infatti, un normale cittadino si trovava nei pressi di via Propaganda Fide quando ha rinvenuto a terra una busta con il nome del sindaco, scritto "M. Monachesi". Insospettito si è immediatamente recato presso il comando dei Carabinieri della cittadina, i quali aprendo hanno trovato un proiettile e un foglio con su scritto, "Saluti dalla Magliana". Il pensiero va immediatamente all'attività che il sindaco, assieme al presidio di Libera Castelli e ad altre associazioni (assieme alla nostra), sta portando avanti una battaglia per riconsegnare ai cittadini un bene sequestrato ad un boss della famosa banda criminale di Roma e quindi utilizzarlo per fini sociali. Solo Domenica scorsa c'è stata l'inaugurazione con tutta la cittadinanza.

"L'aspetto di cui uno rimane colpito andando a trovare Milvia è l'estrema forza, coraggio e determinazione con cui sta vivendo questi momenti" - ci racconta Silvia Barbieri, coordinatrice del presidio Libera dei Castelli Romani - "Anzi ci ha dato la carica per continuare ad andare avanti e infatti ribadiamo anche qua che tutti i progetti e gli appuntamenti in calendario sono confermati".

Al sindaco è arrivata anche la vicinanza di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e anche del vicepresidente di Libera, Don Marcello Cozzi, che in una missiva ha sottolineato come bisogni andare avanti sul terreno delle legalità e che Monachesi non sarà lasciata sola.

Anche noi, come Radio Libera Tutti, esprimiamo la nostra più assoluta solidarietà al sindaco e condanna netta contro ogni atto intimidatorio. Ci siamo sempre contraddistinti per avere alzato la voce contro le mafie e aver dato voce e supporto a chi aveva bisogno di avere uno spazio. E continueremo a sostenere, come facciamo oramai da un anno, sia l'associazione Libera sia tutto l'iter affinché il Castelletto sia consegnato alla collettività e tolto dalle mani della mafia e della criminalità organizzata.